Certificato medico falso: cosa si rischia secondo la legge

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Falsificare il certificato medico per ottenere benefici o esenzione dal lavoro è un reato grave. Chi falsifica il certificato emesso dal medico può incappare nella contraffazione o nell’alterazione, vediamo cosa si rischia e quali sono le conseguenze di questo comportamento.

Falsa malattia e licenziamento

Il dipendente che si procura un certificato medico falso o lo falsifica di suo pugno rischia – tra le altre cose – di perdere il posto di lavoro. Questo perché mentire riguardo al proprio stato di salute per ottenere periodi di malattia retribuita o i permessi della legge 104 lede il vincolo di fiducia con il datore di lavoro. Per tale ragione potrebbe scattare il licenziamento per giusta causa, ovvero senza obbligo di preavviso.

Non solo, la Corte di cassazione (ordinanza n. 11697/2020) ha recentemente confermato che il datore di lavoro può avvalersi di investigatori privati per seguire il dipendente sospettato.

Fa scattare l’accusa di falsa malattia – e il licenziamento – anche l’ipotesi in cui il lavoratore si sia dichiarato malato per poter svolgere in segreto un secondo lavoro incompatibile con patologia dichiarata (sul punto Cassazione civile, sentenza n. 7641/19).

Certificato medico falso: quando scatta il reato di truffa

Mostrare un certificato medico falso può causare conseguenze penali se grazie alla patologia inesistente il lavoratore ottiene assegni, indennità e altri benefici erogati dall’INPS. In questo caso potre


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