(BorsaeFinanza.it)
Gli Outperformance Certificate appartengono alla categoria dei Certificati a capitale non protetto. Stando alla Mappa dei Certificati di ACEPI, questi prodotti sono attualmente offerti da Intesa Sanpaolo, Leonteq, Mediobanca e Vontobel (solo per la versione con Cap). Con questi certificati d’investimento gli investitori possono ottenere un rendimento amplificato rispetto a quello del sottostante, il quale può essere un’azione, un indice di Borsa, una materia prima, una coppia valutaria, un fondo o un ETF.
Vediamo ora tutto quello che c’è da sapere su questi strumenti, negoziati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana in tutti i giorni di Borsa aperta dalle 09:05 alle 17:30. Per la loro struttura, questi strumenti sono adatti a quegli investitori con una visione rialzista sul sottostante, che vogliono approfittare dei benefici dell’effetto leva senza però subire le conseguenze negative di una perdita amplificata nel caso sfavorevole di un ribasso sotto lo Strike.
Certificati Outperfomance: le caratteristiche e il funzionamento
Con i Certificati Outperformance l’investitore può partecipare ai rialzi del sottostante oltre lo Strike in maniera più che proporzionale, a seconda del fattore di partecipazione. La particolarità principale di questi prodotti è che in caso di scenario sfavorevole, questi strumenti segneranno una perdita commisurata a quella del sottostante, senza che questa venga aumentata dalla leva. Alla scadenza si potranno dunque verificare due scenari:
Per fare un esempio, nel caso in cui si avesse un Certificato Outperformance con fattore di partecipazione al 200% e prezzo di emissione a 100 euro: a scadenza e con un rialzo del 5% oltre lo Strike si riceverebbero 110 euro, mentre con un ribasso del 5% si otterrebbe un rimborso di 95 euro.
I Certificati Outperformance con Cap
Sul mercato non è raro vedere un Certificato Outperformance dotato di C
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