Cedolare secca sugli affitti: ecco come cambia nel 2024

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Palazzo Mezzanotte sede della Borsa Italiana

(Finanza.com) Nel 2024 verranno introdotte alcune importanti novità per quanto riguarda la cedolare secca, l’opzione che permette di accedere ad una tassazione agevolata per i contratti di locazione degli immobili ad uso abitativo.

La cedolare secca, nel corso degli anni, è stata modificata più volte. Il legislatore non si è fermato nemmeno questa volta e da gennaio 2024 sono previste alcune modifiche. Scopriamo quali sono e come andranno ad impattare sulle tasche dei contribuenti interessati.

Cedolare secca sugli affitti: cos’è e a chi interessa

La cedolare secca è stata introdotta nel 2011 ed è stata un’imposta sostitutiva dell’Irpef. Questa opzione costituisce, a tutti gli effetti, una scelta facoltativa nel momento in cui vengono sottoscritti dei contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, che vengono sottoscritti tra persone fisiche. È bene sottolineare che non può essere applicata nel contesto di un’attività d’impresa o professionale.

Oggi può essere utilizzata unicamente per i contratti d’affitto ad uso abitativo. Fino al 2019, invece, poteva essere utilizzata anche per gli immobili ad uso commerciale. La cedolare secca va a gravare unicamente sul reddito che deriva dai canoni di locazione di un immobile. Costituisce, a tutti gli effetti, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali sul reddito gen


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