Carrefour Torino sta affrontando un situazione di crisi. Oltre al calo delle vendite, ha dichiarato che la richiesta di cassa integrazione straordinaria è necessaria a causa della complessità dello scenario economico e della necessità di ottimizzare l’organizzazione delle attività nei punti vendita. L’azienda ha confermato la volontà di consolidare la propria presenza in Piemonte e si è resa disponibile a confrontarsi con le istituzioni competenti interessate.
Le sedi interessate
La crisi che ha colpito Carrefour coinvolge specificamente 6 punti vendita nella provincia di Torino. Carrefour Italia ha avviato la richiesta di attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria per gli ipermercati di Burolo, Torino Corso Montecucco, Nichelino, Grugliasco, Collegno e Moncalieri Rossi. La cassa integrazione avrà una durata massima di 12 mesi e comporterà una diminuzione delle ore di lavoro complessive dei dipendenti impiegati, pari al 4% delle ore lavorate dai dipendenti diretti impiegati in Piemonte.
La cassa integrazione straordinaria è uno strumento che consente alle aziende in difficoltà di ridurre temporaneamente l’orario di lavoro dei dipendenti, garantendo loro un’indennità di integrazione salariale. Questa misura è finalizzata a evitare licenziamenti e a garantire una continuità occupazionale durante periodi di crisi aziendale.