Cartelle esattoriali sospese, una nuova scadenza

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
cartelle esattoriali sospese

Il governo Draghi sta valutando il rinvio. Salvini: “Passa la proposta della Lega, estate senza cartelle”.

Sospese le tasse, si va verso una nuova proroga. Il governo Draghi ci sta pensando e la conferma arriva dalle parole del leader della Lega, Matteo Salvini. “Passa la proposta della Lega: estate senza cartelle esattoriali, ora lavoriamo su saldo e stralcio e rottamazione”, dice Salvini. “È una boccata d’ossigeno per 18 milioni di italiani -aggiunge-, che in un momento di reale difficoltà come questo rischiavano di ricevere 163 milioni di cartelle”. La riscossione, al momento ferma fino al 30 giugno, potrebbe slittare a settembre.

Inizialmente la proroga era fissata per il 31 maggio, poi slittata il 30 giugno e ora la proposta del rinvio a settembre.

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha un calendario in continuo movimento, aveva comunicato mesi orsono  un provvedimento normativo che differiva al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione,  fissato in precedenza  al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del decreto-legge n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni). La sospensione, introdotta  ricorda il ministero – riguarda tutti gli i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del Dpr 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.

A breve attendiamo la notizia che consentirà un’estate più agevole per molti italiani che potranno respirare ancora un altro po’ prima di versare il loro denaro.

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