(Money.it) Uno degli obiettivi della prossima riforma fiscale è quello di migliorare i rapporti del contribuente con il Fisco ed evitare, quanto più possibile che i contenziosi arrivino in Tribunale. E tra i capisaldi della riforma cui sta lavorando Maurizio Leo, vice ministro all’Economia, c’è proprio uno stravolgimento degli accertamenti fiscali con lo scopo di ridurre al minimo i contenziosi con l’amministrazione tributaria.
E proprio in questo ambito troverebbe una revisione anche il meccanismo dell’autotutela, che permette al contribuente di richiedere un annullamento dell’atto quando ritiene che sia ingiusto o formalmente errato.
Il meccanismo dell’autotutela
Attualmente se un contribuente riceve un cartella esattoriale per un tributo già pagato, ad esempio, o per una tassa non dovuta, può presentare un’istanza di autotutela all’Agenzia delle Entrate spiegando le sue ragioni. E, ovviamente, adducendo le prove a sostegno della richiesta di annullamento dell’atto che possono essere, ad esempio, la ricevuta di pagament
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