Caro bollette: i settori in crisi

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
Wall Street

Quali imprese saranno coinvolte nel decreto contro il Caro energia? Ecco una veloce panoramica

Il decreto energia  approvato per sopperire gli aumenti dovuti al caro energia  interviene a sostegno dei settori chiusi a seguito della pandemia o fortemente danneggiati, come ad esempio: parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici, attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie, ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine, commercio di prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle, turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e tematici, stabilimenti termali, discoteche, sale giochi e biliardi, Bingo, musei, gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie, spettacolo, cinema e audiovisivo e attività per lo sport.

Questo settori così penalizzati dal covid-19 saranno sostenuti contro gli aumenti. Ad esempio le discoteche e le sale da ballo ( attività chiuse fino al 31 gennaio 2022) saranno foraggiate da  nuove risorse per l’apposito fondo e saranno sospesi i termini per il versamento di ritenute alla fonte e trattenute regionali e comunali di gennaio 2022 e IVA di gennaio. Inoltre per queste realtà non ci saranno sanzioni e interessi sui versamenti precedentemente sospesi, che vengono saldati in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2022 senza rimborso di quanto già versato. Arriveranno nuove misure come cassa integrazione scontata fino a marzo (senza pagamento del contributo addizionale).

Per altri settori come turismo, ristorazione, cultura ci sarà cassa integrazione senza contributo addizionale nel primo trimestre (per agenzie di viaggi, tour operator, alberghi, bar, ristoranti, musei), per il commercio al dettaglio arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, finanziati con 1,6 miliardi da ripartire fra le imprese richiedenti, che devono aver subito una riduzione del fatturato 2021 pari almeno al 30% sul 2019, e avere ricavi massimi 2019 pari a 2 milioni di euro. Penalizzate anche le realtà che si occupano di  eventi, bar e piscine con  40 milioni di euro per le imprese con riduzione del fatturato 2021 pari almeno al 40% sul 2019, e una perdita anche sul fronte degli utili. Esonero contributivo per assunzioni a tempo determinato, o con contratti stagionali  o per le trasformazione di contratti a termine in tempo indeterminato per il settore turistico che è sostenuto anche con  il bonus affitti turistici che prevede un credito d’imposta al 60% per il primo trimestre 2022. Inoltre arrivano anche Mascherine FFP2 gratis per le scuole date  per studenti, insegnanti e personale scolastico in auto-sorveglianza.

Il settore turismo avrà a diposizione inoltre altri  100 milioni per il  Fondo nazionale che si uniranno ai 120 milioni già stanziati con la Legge di Bilancio. Di questi soldi  40 milioni sono stanziati per la decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

 

 

 

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