Caro benzina: la reazione del governo Meloni per frenare l’impennata

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Piazza Affari

(Finanza.com) Finanza Caro benzina: la reazione del governo Meloni per frenare l’impennata

Aumenta il costo dei carburanti nelle strade e nelle autostrade. I prezzi hanno raggiunto una quota che non si vedeva da quando Mario Draghi era alla guida del Governo. Per far fronte al caro benzina, l’ex numero uno della Bce aveva varato un taglio delle accise. Un’iniziativa che l’esecutivo a guida Giorgia Meloni aveva deciso di non prorogare: i consumatori hanno pagato le conseguenze di questa scelta a gennaio di quest’anno, quando è stato registrato un ulteriore picco dei prezzi. Che sono iniziati a scendere negli ultimi mesi.

Alla vigilia delle vacanze estive, però in alcune tratte autostradali i prezzi hanno cominciato a lievitare nuovamente: il prezzo della benzina, per il servito, è arrivato a 2,5 euro al litro.

Aumentano il prezzo della benzina

A denunciare gli aumenti di benzina e gasolio è Assoutenti. Su alcune tratte autostradali gli automobilisti arrivano a pagare 2,5 euro al litro al servito per la benzina e 2,4 euro al litro per il gasolio: succede, ad esempio, nella A4 Venezia-Trieste.

A raffreddare un po’ gli animi ci ha pensato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato che, benché ci sia qualcuno che approfitta della partenza per le vacanze degli italiani per specularci, la situazione non sarebbe assolutamente così critica.

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese, intervenuto al Gr1, ha spiegato che i prezzi medi risultano essere sotto controllo. Per quanto riguarda


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