Caro affitti, aumenti insostenibili per le famiglie: le alternative

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
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L’ennesima mazzata per i portafogli di milioni di italiani è arrivata dal mercato degli affitti. Negli ultimi mesi, oltre al caro energia e all’incremento dei prezzi dei beni di prima necessità, i canoni immobiliari sono infatti aumentati vertiginosamente in tutta Italia. In tanti già dopo la crisi provocata dalla pandemia hanno dovuto comprimere le proprie spese per far fronte al pagamento di tutti gli oneri.

E oggi, con la bolla dell’inflazione, ad essere messi a dura prova non sono soltanto i nuclei familiari meno abbienti, ma anche quelli che fino a poco tempo fa riuscivano a godere di una certa stabilità. La maggior parte delle richieste di affitto arriva da un lato dagli studenti fuori sede sostenuti dalle loro famiglie e dall’altro dai lavoratori in trasferta.

Visti i rincari sui contratti, la ricerca di sistemazioni momentanee nelle città diverse dal proprio luogo d’origine si sta spostando sempre più verso periferie e hinterland, aree generalmente meno costose rispetto ai quartieri del centro.

Caro affitti, cosa emerge dalle principali città metropolitane

Una recente analisi elaborata da Abitare Co., società specializzata nella commercializzazione delle nuove costruzioni, permette di fotografare nel dettaglio quanto sta avvenendo nelle principali città metropolitane italiane: Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Torino.

In linea generale, rispetto a otto anni fa, i canoni di locazione sono cresciuti notevolmente in tutti i maggiori capoluoghi. Secondo le stime, un contratto di affitto ordinario di lunga durata (4+4) stipulato tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 rischia oggi di aumentare mediamente del 25,6%, con un costo mensile medio per

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