La legge di conversione del Decreto Carburanti ha mantenuto l’obbligo per i benzinai di esporre i prezzi medi di riferimento, oltre a quelli praticati, ma ha ridotto le sanzioni per i gestori inadempienti. Inoltre, sono stati confermati i buoni benzina e il bonus trasporti per redditi fino a 20mila euro.
Cosa prevede la nuova normativa?
La nuova normativa prevede che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy pubblichi ogni settimana i prezzi medi praticati dai benzinai, sia il prezzo medio regionale sulla rete stradale che quello medio nazionale sulla rete autostradale, sul proprio portale. I gestori avranno quindi l’obbligo di esporli “con adeguata evidenza”.
Il Ministero ha sviluppato una app gratuita che fornirà sia i prezzi medi che quelli praticati dai singoli benzinai
Le sanzioni per la violazione degli obblighi di comunicazione comporteranno una multa da 200 a 2.000 euro, che rileverà il fatturato per la quantificazione precisa. Le sanzioni previste dal decreto attualmente in vigore erano più elevate, da 500 a 6.000 euro. Dopo quattro violazioni nell’arco di 60 giorni, può scattare la sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Le categorie di benzinai non sono soddisfatte delle misure finali, in particolare dei nuovi obblighi di cartellonistica che, secondo loro, sottopongono la categoria “ad ulteriori controlli e sanzioni”.
Si stanno valutando ulteriori iniziative di protesta nei confronti del Governo
Altre importanti misure contenute nella legge di conversione del Decreto Carburanti includono il rafforzamento dei poteri del Garante (Mr. Prezzi), la conferma dei buoni benzina da 200 euro esentasse ai dipendenti, l’accisa ridotta sul gasolio commerciale dal 1° aprile al 31 agosto 2023 per il trasporto su autobus turistici di categoria Euro 6 e la proroga del bonus trasporti fino a 60 euro per l’abbonamento ai mezzi pubblici o al trasporto ferroviario per persone con reddito 2022 fino a 20mila euro.