Anche il Doodle di Google e il mare di mimose che girano nelle nostre strade c’è lo ricordano.Oggi si festeggia la Giornata Internazionale della donna
A sintetizzare bene il significato di questa festa sono stati i grafici di Google che hanno realizzato un vero capolavoro: un Doodle di donne di diverse culture nei quadri giornalieri delle loro vite dove sanno essere donne in carriera, madri, mogli, appassionate del loro lavoro e attive nelle lore vite. Si perché la donna del 2022, in ogni parte del globo, è proprio così: multitasking e pronta a colmare il divario occupazionale e salariale che la vede lontana da alcune mete raggiunte dagli uomini.
Lo sa bene Thoka Maer, donna, Art Director, team Google Doodles, nata nella Germania dell’Est e vive negli Stati Uniti, quanto sia dura essere donna in un ambiente competitivo: “Ci svegliamo tutti la mattina con uno scopo, grande o piccolo che sia. Tutto è importante. Il mio desiderio è che tutte le donne possano scegliere la vita che vogliono vivere e ricevano il rispetto che meritano”.
Oggi infatti si festeggia per celebrarla, la Giornata internazionale dei diritti della donna che ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche con lo scopo di non farci dimenticare che ancora molto c’è da combattere, come le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Era il 16 dicembre 1977 quando l’ONU istituì la “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale”, da tenersi l’8 marzo di ogni anno. L’ONU volle infatti unire le varie giornate che si svolgevano in tutto il mondo già dedicate alle donne e alle loro lotte politiche e sindacali per affermarsi ma allo stesso tempo desiderò istituire un giorno per ricordare il ruolo della donna negli sforzi di pace e per sottolineare la necessità di porre fine a ogni tipo di discriminazione nei suoi confronti. In questo modo vennero ricordati e celebrati a livello globali anni di lotte, e si cercò eliminare le diverse fake news sull’origine della Festa della donna.