Per chi vuole chiedere l’esenzione, oggi è l’ultima possibilità per l’esenzione semestrale fino a fine anno. Tutti coloro che non vogliono pagare il canone RAI perché non hanno l’apparecchio televisivo devono “farsi avanti oggi”.
Se non si possiede una tv e non si vuole più vedere addebitato l’abbonamento dopo giugno (quindi, alla fine pagherà 45 euro) occorre presentare la domanda oggi. Inoltre il 2022 sarà l’ultimo anno in cui l’abbonamento alla TV di Stato è associata alla bolletta dell’elettricità.
La scadenza per l’esenzione annuale è solitamente fissata al 31 gennaio: chi arriva in ritardo paga una prima rata di 9 euro sulla bolletta della luce (se fatturata bimestrale da febbraio verrà addebitato un canone TV di 18 euro). Coloro che non hanno rispettato la scadenza di gennaio, infatti, possono comunque ricevere il riconoscimento dell’idoneità all’esenzione per il secondo semestre. L’obbligo di presentare una dichiarazione di esenzione ogni anno si applica solo a coloro che non possiedono un televisore. Se invece l’esenzione è determinata dal fatto che il canone RAI è già stato pagato da un altro utente, non è necessario che chi ha già presentato il modello lo scorso anno lo riproponga per l’esenzione, ma deve darne comunicazione alla RAI ogni anno entro il 31 gennaio. Pertanto, l’esecuzione deve essere effettuata anche da coloro che hanno già chiesto l’esenzione TV nell’anno precedente: la domanda deve essere aggiornata ogni anno, altrimenti, anche se non si ha la TV, occorre pagare la tassa. Coloro che richiedono l’esenzione entro il 30 giugno potranno beneficiare dell’esenzione solo per il secondo semestre. Il modulo di autodichiarazione deve essere presentato: attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (selezionando il modulo di non titolarità), tramite intermediari, oppure a mezzo raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio Torino 1, S.A.T. – Abbonamento TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino, occorre naturalmente allegare il documento di identità del richiedente dell’esenzione.