Campagna di Marevivo contro l’abbandono dei mozziconi

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura

Campagna forte e tremendamente vera quella di Marevivo Onlus. La metafora dell’omicidio del mare e di un killer ovvero l’uomo incosciente che butta il mozzicone di sigarette in spiaggia. Difendiamo i nostri oceani 

Non c’è sangue e armi, eppure il crimine è sotto gli occhi di tutti. L’arma del delitto è più di quello che serve per sapere quante immagini e cosa stanno facendo. Non è lo spot di una nuova serie tv, ma la denuncia “Artist” di Marevivo Onlus contro l’abbandono dei mozziconi di Sigarette. Il nastro giallo delimita l’area e un poliziotto della scientifica fotografa un enorme mozzicone abbandonato a terra e contornato dalle sagome di animali marini, che rappresentano solo alcune delle sue vittime.

L’installazione al centro della campagna “Piccoli gesti, grandi crimini”, realizzata in collaborazione con British American Tobacco Italia, vuole sottolineare le drammatiche conseguenze causate dal littering, la dispersione nell’ambiente dei rifiuti di piccole dimensioni. Dopo il lancio ufficiale in Capitale, l’opera ha attraversato diverse città italiane, portando i cittadini a riflettere e prevenire.

Oltre all’installazione dell’opera d’arte sono stati dati dei QRCode esplicativi e distribuiti dei posa-cenere tascabili, per provare a cambiare questa abitudine cattiva e dannosa. Piccoli ma eccessivamente numerosi, i mozziconi di sigaretta sono i rifiuti più comuni e pericolosi per il mare. Qualsiasi fumatore, anche il più corretto, ha gettato a terra una sigaretta almeno una volta nella sua vita. Secondo un rapporto della Ocean Conservancy, nel 2015 in un giorno sono stati raccolti 5 milioni di mozziconi sulle spiagge di oltre cento paesi. Un danno estetico, sicuramente, ma soprattutto all’ambiente. La scultura che Marevivo contrappone l’educazione dei cittadini al rispetto della natura. L’arte al servizio dell’ambiente che cerca di difendere e di sensibilizzare  e di dimostrare che un piccolo gesto sbagliato può invece essere il primo passo di un enorme delitto contro il nostro mare. 

Condividi questo articolo
Exit mobile version