Cambiano le concessioni per lidi balneari

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura

Cambia la regolamentazione per le concessioni balneari: il Cdm ha dato il via libera all’unanimità oggi a un provvedimento sulle concessioni

I lidi balneari andranno a gara dal 2024, a dirlo il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera all’unanimità a un provvedimento sulle concessioni  che prevede due step:

  • Un emendamento al ddl sulla concorrenza con norme applicabili che prevedono che le concessioni attuali, comprese quelle in proroga, continuino a essere efficaci fino al 31 dicembre 2023. Dai 1 gennaio 2024 le concessione saranno assegnate tramite gara. Le concessioni assegnate con procedure concorsuali a evidenza pubblica proseguono fino alla naturale scadenza.
  • Un disegno di legge che prevede una delega al Governo per l’adozione, entro sei mesi, di uno o più decreti legislativi per semplificare la disciplina sulle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative.

Da palazzo Chigi giungono nuove dichiarazioni:“assicurare un utilizzo più sostenibile del demanio marittimo; favorirne la pubblica fruizione; promuovere un maggiore concorrenza sulle concessioni balneari. I principi e criteri dei decreti legislativi vengono così sintetizzati: Adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate; affidamento delle concessioni nel rispetto dei principi di imparzialità, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità, da avviare con bando di gara almeno dodici mesi prima della loro scadenza; favorire la massima partecipazione delle microimprese e piccole imprese, e di enti del terzo settore, con la definizione dei presupposti e dei casi per l’eventuale frazionamento in piccoli lotti delle aree demaniali da affidare in concessione. Adeguato rapporto tra tariffe proposte e qualità del servizio; migliorare l’accessibilità e la fruibilità del demanio, anche da parte dei soggetti con disabilità; assicurare il minimo impatto sul paesaggio, sull’ambiente e sull’ecosistema. Esperienza tecnica e professionale già acquisita, comunque tale da non precludere l’accesso al settore di nuovi operatori; soggetti che, nei cinque anni antecedenti l’avvio della procedura, hanno utilizzato la concessione come prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare; previsione di clausole sociali per promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato dal concessionario uscente; durata della concessione per un periodo non superiore a quanto strettamente necessario per garantire l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti autorizzati, con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici”.

Gian Marco Centinaio, sottosegretario Mipaaf e capo dipartimento Turismo e Agricoltura della Lega afferma: “Il testo approvato dal Cdm è migliorato rispetto alla proposta iniziale, grazie all’accoglimento di alcune nostre proposte. Ora siamo già al lavoro, anche con le associazioni del settore, per cambiare e migliorare il testo in Parlamento. L’auspicio è farlo insieme al resto del centrodestra: è prioritario tutelare lavoro, investimenti e sacrifici di imprenditori e lavoratori balneari”.

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