Cambiamento Climatico e Giappone: la stagione delle piogge è stata la più breve della storia

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura

Ricordate le spettacoli luci di Tokyo e del Giappone più moderno che potrebbe far impallidire anche Las Vegas? bene, per il 2022 potreste vedere mole luci in meno accese per colpa del cambiamento climatico.  Durante il week end appena trascorso  dice la Bbc, a Tokyo le temperature hanno superato i 35 gradi.

Oltre ai 35 gradi di Tokyo preoccupa Isesaki, a nordovest della capitale, dove si è registrato un record di 40.2 gradi. Mai in Giappone c’era stato un giugno così caldo. Secondo il Mainichi Shimbun, più di 250 persone sono state portate in ospedale nel fine settimana per colpi di calore. Ridurre le luci per garantire l’aria condizionata ove necessaria: un appello che, secondo la Bbc, riguarda 37 milioni di persone da parte del ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria per non avere rischio di blackout dell’energia elettrica

Occorre trovare soluzioni e si potrebbe partire dalla giusta ripartizione dei consumi di elettricità. A lanciare l’idea è stato il governo Giappone che invita ad una riduzione delle luci gli abitanti di Tokyo  e le imprese arrivando anche alle aree limitrofe. Il caldo rovente chiude  il Paese in una morsa e si invita ad un uso “appropriato” dell’aria condizionata per evitare colpi di calore durante le ore calde. L’invito vale anche oggi per la fascia oraria 15-18.  Come riporta l’agenzia Kyodo vi è un vero e proprio allarme lanciato dal ministero dell’Industria con l’invito alla popolazione nella zona servita dalla Tokyo Electric Power Company (Tepco) a ridurre e ottimizzare i consumi di energia e si potrebbe partire da spegnere le luci non necessarie.

Quella del 2022 è stata la stagione delle piogge conclusa davvero con anticipo: non accadeva dal 1951. Il fenomeno non riguarda solo la capitale ma anche la regione di Tokai, nel centro del Paese, e la regione di Kyushu, nel sud. Il ministero alla Bbc, “se si verificano un aumento della domanda e improvvisi problemi di approvvigionamento, il margine di riserva scenderà sotto il minimo richiesto del 3%”.

 

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