Cambiamenti climatici: i dati Istat vedono il Belpaese più caldo

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
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Secondo l‘ISTAT – Istituto Italiano di Statitica “la temperatura media è in aumento nelle grandi città, sempre più diffusa la forestazione urbana”

I Cambiamenti Climatici sono  una  grandi sfide per l’umanità e sono causa di un degrado ambientale che preoccupa sempre di più il pianeta.  Nell’ultima Conferenza della Nazioni Unite sul Clima COP26 (novembre 2021), 197 Paesi hanno adottato il Glasgow Climat Pact, indicando in +1,5°C l’obiettivo per contenere la temperatura media sotto la soglia critica

Anche il Belpaese è in Allerta infatti è in aumento la temperatura media nelle principali città italiane. Dal sito Istat si legge infatti  che “Nei capoluoghi di regione la temperatura media annua segna un’anomalia di +1,2°C sul valore climatico 1971-2000. In crescita anche alcuni estremi di caldo: +15 giorni estivi e +18 notti tropicali. La precipitazione totale scende in media di 132 mm sul corrispondente valore del periodo 2006-2015. Sempre più diffusi gli interventi di forestazione urbana, utili per la mitigazione, presenti in 47 capoluoghi (31 nel 2011), per una superficie complessiva di 11,6 milioni di m2. Nelle tre maggiori città l’inquinamento atmosferico è in lieve miglioramento, ma Milano è penalizzata dalla scarsa presenza di aree verdi, Roma ha il tasso di motorizzazione più elevato e Napoli il parco circolante più obsoleto”. 

Ecco i dati registrati:

  • 15,8°C: Temperatura media dei capoluoghi di regione nel 2020
  • -91 mm Anomalia della precipitazione totale dei capoluoghi di regione sul valore climatico 1971-2000
  • 43,1% Comuni capoluogo che hanno realizzato interventi di forestazione urbana ( i valori del 28,4% nel 2011)

Analizzando il 2020, l’Istat lo identifica come  l’anno meno piovoso degli ultimi dieci, insieme al 2011, con una precipitazione totale annua di 661 mm (media delle stazioni osservate). Nelle principali città, sovrapposta alla tendenza ad aumento generalizzato della temperatura media, la diminuzione della precipitazione è pari a -132 mm sul corrispondente valore medio del periodo 2006-2015.

Le anomalie negative di precipitazione interessano 22 città, con punte a Napoli (-423,5 mm), Catanzaro (-416) e Catania (-359,7). Nei capoluoghi di regione l’anomalia si attesta in media a -91 mm rispetto al valore climatico 1971-2000 e riguarda 15 città: in testa Napoli (-439,6 mm) seguono Genova (-276,9 mm), Catanzaro (-262,1 mm), Firenze (-221,6 mm), Bologna (-211,9 mm) e Milano (-196).

Nel 2020 la temperatura media è pari a +16,3°C (calcolata come media dei valori di stazioni termopluviometriche dei 24 capoluoghi di regione e città metropolitane), in aumento di 0,3°C sul
corrispondente valore medio del decennio 2006-2015.

Considerando solo i capoluoghi di regione, per i quali sono disponibili serie ampie e complete di dati, la temperatura media, pari a +15,8°C, mostra un’anomalia di +1,2°C rispetto al valore climatico 1971- 2000. In tutte le città le anomalie di temperatura media sono positive e dovute a rialzi della temperatura, sia minima che massima: le più alte si rilevano a Perugia (+2,1°C), Roma (+2°C), Milano (+1,9°C), Bologna (+1,8°C) e Torino (+1,7°C).

 

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