Cadaverlab: nel Sud Italia apre le porte il nuovo cadaverlab dell’IRCCS Neuromed

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura

Formare i Neurochirurghi in un Cadaverlab dotato di tecnologia innovativa: è un’approccio formativo valido per  insegnare la neurochirurgia di oggi e del domani. Nell’ambito della ricerca e della didattica, si tratta di una iniziativa fondamentale. Si dà la possibilità ai giovani ricercatori e agli studenti di esercitarsi in maniera più attendibile. Un passo avanti che va a beneficio delle persone e della loro salute

Molte persone credono di avere una conoscenza sommaria di come si presenti una sala operatoria e i più sfortunati ne hanno una conoscenza autentica avendo interpretato lo scomodo ruolo del paziente, sotto i ferri, ma pochi si sono davvero interrogati su quanto sia difficile e di quanto impegno necessiti diventare un neurochirurgo.

Dietro quelle mascherine ci sono anni di studio, di impegno, tanta ansia, uno dei cicli universitari più lunghi dell’istruzione italiana, ma soprattutto non si finisce mai di imparare da ogni singolo intervento, da ogni singolo caso che deve essere studiato e preparato con un’attenzione altissima per ogni singolo dettaglio. Ogni intervento è una partita dove il premio più alto è la difesa della vita. Prepararsi diventa quindi non solo un dovere ma un imperativo categorico. Ben lo sanno gli esperti del Cadaverlab della Neuromed che stanno creando un ponte solido e importantissimo tra le attività che si svolgono presso il laboratorio di Neuroanatomia e quelle che si svolgono in Sala Operatoria. Questi neurochirurghi stanno contribuendo a formare gli specializzandi di oggi e gli esperti di domani e lo fanno senza risparmiarsi, lo fanno cercando di studiare ed insegnando le infinite variabili che posso presentarsi in sala operatoria.

Il nuovo centro formativo per neurochirurghi è stato inaugurato durante il Memorial Cantore che si è svolto dal 21 al 23 aprile in ricordo del padre della neurochirurgia dell’Istituto il Prof. Giampaolo Cantore, grande neurochirurgo denominato ” le mani di Dio” e grande maestro ed innovatore di approcci neurochirurgici che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

 

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