Busta paga operai con stipendio fino a 2.000 euro: di quanto aumenta con le novità della riforma fiscale?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Possibili novità in materiale stipendiale per i lavoratori.

Come annunciato nel Consiglio dei Ministri, la riforma fiscale 2023 prevede una revisione a 360° del sistema tributario da attuare entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega. Si è parlato di ridurre la pressione fiscale, aumentare il grado di certezza del diritto, ridurre il contenzioso, migliorare il rapporto fisco-contribuente e delineare un sistema in grado di attrarre i capitali esteri.

Negli obiettivi di carattere generale rientrano però anche l’individuazione di meccanismi fiscali a sostegno di famiglie, lavoratori ed imprese. In particolar modo sono attualmente al vaglio 3 modifiche che potrebbero incidere in maniera significativa sugli stipendi degli operai.

Raccogliendo tutte le informazioni più rilevanti circolate negli ultimi giorni chiariamo le idee e cerchiamo di capire come e quanto potrebbero cambiare le buste paga degli operai italiani.

Modifiche fiscali 2023: come cambia lo stipendio di un operaio?

Per capire il contesto attuale dobbiamo dire che lo stipendio level entry di un operaio generico si attesa sui 12mila euro lordi all’anno mentre quello di un operaio generico è di circa 14mila euro lordi all’anno. Questa somma può salire fino a 18mila euro circa per gli operai generici che maturano una lunga anzianità di servizio.

In questo scenario si cala così la riforma del sistema fiscale che potrebbe incidere sugli stipendi tra 700-2mila euro con revisione delle aliquote Irpef, ma anche con nuova no tax area e riordino delle detrazioni.

La revisione delle aliquote Irpef

In particolare, la prima modifica al via parte dalla revisione


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