(Money.it) Arrivano importanti conferme sulle buste paga dei dipendenti pubblici, per i quali ad agosto sono attesi degli aumenti che a seconda dei casi possono raggiungere anche le tre cifre.
Nel dettaglio, sono due le ragioni per cui la busta paga di agosto sarà più ricca: da una parte l’una tantum che la legge di Bilancio 2023 riconosce come sorta di anticipo del rinnovo di contratto che verrà (2022-2024), mentre dall’altra lo sgravio contributivo con decorrenza da luglio 2023 per tutti i lavoratori con stipendio lordo inferiore a 2.692 euro, ma che nel pubblico impiego non è stato ancora applicato sullo stipendio.
A darne l’annuncio è il ministero dell’Economia e delle Finanze che ha confermato la definizione delle modalità di pagamento ai dipendenti pubblici, esclusivamente quelli gestiti attraverso il sistema NoiPa, dello sgravio contributivo che da luglio 2023 viene aumentato del 4% sia per chi guadagna meno di 1.923 euro (per i quali fino a oggi è stato applicato uno sgravio del 3%) che per chi sta sopra questa soglia ma sotto i 2.692 euro (attualmente con sgravio al 2%).
Qualche giorno fa era stato invece confermato per agosto il riconoscimento dell’una tantum, pari all’1,5% della retribuzione tabellare, nello stipendio di agosto, mentre per il solo personale della scuola è stato già applicato nella busta paga di luglio.
Una tantum 1,5% in busta paga ad agosto
Chi ha avuto modo di guardare in anteprima il sistema per il calcolo delle buste paga di agosto dei dipendenti pubblici assicura che è stato finalmente applicato l’aumento di stipendio stato riconosciuto in manovra come anticipo del rinnovo del contratto (visto che quello in vigore è scaduto il 31 dicembre 2021 e la fase di concertazione non è ancora iniziata).
Un incremento dell’1,5% applicato sul tabellare lordo, quindi la retribuzione di base, che varrà per tutti i dipendenti pubblici nel periodo compreso tra gen
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