(Money.it) Rendere i propri dipendenti felici farà in modo che siano anche più produttivi. In questo è determinante, quindi, creare un ambiente di lavoro che sia quanto più sereno e disteso, ma anche i fringe benefits contribuiscono alla serenità del dipendente. Anche se non si tratta, infatti, di aumenti effettivi di stipendio, nella maggior parte dei casi i benefici che il datore di lavoro può offrire aumentano il potere d’acquisto del dipendente: come nel caso dei buoni pasto.
Uno studio ha dimostrato che un dipendente felice e ottimista può essere fino all’88% più produttivo rispetto ad un lavoratore che ha un modo di fare negativo e frustrato. E una ricerca condotta da una società di consulenza (la Sustainable Growth) ha evidenziato che chi è felice ha un maggior dinamismo ed energia anche nel lavoro. Ed è proprio questo a tradursi in una maggiore produttività.
Cosa c’entrano i buoni pasto nel rendere i dipendenti felici e, di conseguenza, più produttivi? I buoni pasto aziendali, alla fine, anche se non sono soldi contanti, rappresentano per il lavoratore un modo per pagare la spesa (e non solo il pranzo che consuma al lavoro) e proprio per questo motivo il loro importo, che ricordiamo essere esentasse fino a 8 euro giornalieri per i buonipasto elettronici e fino a 4 euro giornalieri per quelli car
© Money.it