Buone notizie per i pensionati: lo dice l’Osservatorio INPS sulle pensioni dei dipendenti pubblici (GDP) esaminando i dati 2021

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Colpo di scena per le pensioni

Per i pensionati buone notizie a stimarle ed ad analizzarle il nuovo Osservatorio INPS sulle pensioni dei dipendenti pubblici (GDP). Un buon 2022 e soprattutto un miglioramento delle condizioni per coloro che hanno avuto il pensionamento nel 2021: aumento degli importi ed età media stimata a 73,4 anni. Dall’anno 2022 inoltre  sono anche aggiornati i coefficienti di rivalutazione retribuzioni base inerenti al calcolo della quota retributiva degli assegni previdenziali a causa della crescente inflazione

Dai dati raccolti ed esaminati relativi alle prestazioni attuali e su quelle liquidate nel 2021. Si assiste ad  un incremento annuale delle posizioni (+1,8%) in termini di  un aumento degli importi per gli assegni erogati (+3,2%). A che età si va  in pensione nel Belpaese? Secondo l’Osservatorio l’età media per le pensioni di vecchiaia e per quelle anticipate è di 73,4 anni.

Quali sono gli importi? Per  15,1% dei lavoratori pubblici l’importo mensile lordo inferiore a mille euro. Per il 45,3% tra mille e 2mila euro ed invece per 29,6% la cifra è di 3mila euro. Solo una minoranza, ovvero il 10%, riesce a superare questa soglia mensile lorda e ad avere un tenore di vita medio-alto anche in pensione. La maggior parte dei pensionati della GDP si trova al Nord del Belpaese (40,8%) seguono Sud e Isole con il (36,5%). Mentre l’Italia Centrale ha una percentuale del 22,4%.

Quante pensioni pagate dal 1° gennaio 2022? I pensionati sono 3 milioni con un complessivo annuale di 79 milioni di euro: 58,5% erogate dalla Cassa Trattamenti Pensionistici Statali (CTPS), 38% erogate dalla Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (CPDEL) e 3,5% erogate dalle restanti casse. Le pensioni statali sono il 60,9%, le pensioni elargite dagli enti locali e dalle altre casse variano da 1.485,64 euro al mese i docentia 4.728,47 per i sanitari.

Altri numeri interessanti per una fotografia dei pensionati italiani: 59,5% delle pensioni è erogato alle donne e il 40,5% erogato agli uomini. Le pensioni di anzianità/anticipate sono il 54,7%, le  pensioni ai superstiti il 25,5%.

 

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