Il Regno Unito esce definitivamente dall’Europa
A partire dalla mezzanotte del 31 gennaio 2020, il Regno Unito non fa più parte dell’Unione europea e da quel momento è iniziato un periodo di transizione, che durerà fino al 31 dicembre 2020.
Questo periodo serve per introdurre tutte le misure necessarie per attuare la Brexit effettiva dal 1°gennaio 2021 e per negoziare un nuovo accordo tra l’UE e il Regno Unito, poiché il Regno Unito ha deciso di non utilizzare gli accordi internazionali dell’Unione.
Come è iniziata la Brexit
La prima bozza dell’accordo è stata redatta il 17 dicembre 2019, quando all’ultimo momento il premier britannico Boris Johnson e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
L’Irlanda del Nord, godrà di un trattamento preferenziale sul trasporto delle merci, (come se fosse ancora nell’Unione doganale dell’UE).
Il 12 dicembre 2019 si sono svolte le elezioni nel Regno Unito, confermando una vittoria schiacciante per i conservatori e il loro primo ministro Boris Johnson. Il 29 gennaio 2020 il Parlamento europeo ha votato a favore della Brexit e il 31 gennaio 2020 il Regno Unito ha ufficialmente lasciato l’unione.
Da qui, un periodo di transizione di 11 mesi, durante il quale il Regno Unito e l’Unione Europea cercheranno di trovare un accordo. La commissione avrebbe dovuto avviare i negoziati il 2 marzo 2020, ma ci sono stati ritardi dovuti all’emergenza Covid 19.
I cambiamenti che avverranno a partire dal 1° gennaio 2021 saranno significativi per i consumatori, le imprese e gli stati coinvolti.
Fino al 31 dicembre 2020 verrà cercato un accordo per definire i diritti e gli obblighi dei cittadini britannici nell’UE e dei cittadini europei nel Regno Unito. Ma la Commissione Europea nel suo messaggio ha ricordato a tutti che anche dopo la conclusione dell’Accordo, ci saranno cambiamenti importanti nella vita quotidiana.
Molti governi, tra cui l’Italia, si sono già attivati, annunciando misure per evitare di compromettere i contratti finanziari, assicurativi e legali. Banca d’Italia, MEF e Consob stanno già lavorando alle modifiche.
Cosa cambia per i consumatori
Le modifiche non interesseranno l’Irlanda del Nord, dove continueranno ad applicarsi le norme dell’Unione sulle merci (tasse e dogane). A partire dal 1° gennaio 2021, il Regno Unito non farà più parte dell’Unione doganale dell’UE. Pertanto, le formalità doganali si applicheranno a tutte le merci in entrata e in uscita dal Regno Unito.
Ciò avverrà anche se verrà creata una zona di libero scambio con gli Stati, che prevede tariffe e quote zero per le merci. Il controllo può portare a maggiori oneri amministrativi per le aziende e tempi di consegna più lunghi.
Per gli acquisti online, è consigliabile controllare i termini contrattuali, in quanto la Gran Bretagna potrebbe adeguarsi ai rapporti commerciali del resto del mondo, cioè oltre che applicare la dogana e controllo merci con fattura, si potrebbero applicare altre clausole come l’obbligo del reso che sarà più accettato.
Cosa cambierà per chi vive nel Regno Unito, lavora lì o viaggia per lavoro
Fino al 31 dicembre 2020 i cittadini del Regno Unito e dell’UE, possono viaggiare i professionisti del viaggio come medici, infermieri, dentisti, farmacisti, veterinari, avvocati, architetti o ingegneri che forniscono servizi nell’Unione Europea e nel Regno Unito. Questo non si applicherà più a partire dal 1 gennaio 2021.
A partire dal 1° gennaio 2021, i cittadini del Regno Unito che si recano nell’Unione europea e nell’area Schengen saranno trattati come cittadini di paesi terzi e saranno quindi strettamente monitorati al confine Schengen. Lo stesso accadrà con gli immigrati dall’Unione Europea e dal Regno Unito.
Anche dopo la Brexit, i cittadini britannici potranno entrare nell’UE senza visto per un breve periodo di tempo (entro 90 giorni). Sarà inoltre necessario definire nuovi documenti e regolamenti per viaggiare da e verso il Regno Unito con animali domestici.
La permanenza massima nel Regno Unito come turista è di tre mesi, dopodiché è necessario richiedere un visto di lavoro, che richiede una procedura più complicata.
Anche studiare nelle università inglesi può essere molto più costoso e tutti gli sconti e i vantaggi attualmente in vigore dovrebbero essere rivisti nei prossimi mesi.
Se un italiano che lavorano nel Regno Unito ma non hai mai chiesto o voluto ottenere la cittadinanza britannica, probabilmente potrà ottenere un visto di lavoro che verrà rinnovato ogni 2, 3 o 5 anni facendo domanda al datore di lavoro.
Se si ha intenzione di vivere in Gran Bretagna, si dovrà dimostrare di aver già trovato un lavoro prima di partire (oppure accedere come turista e provare a trovare lavoro entro i tre mesi a disposizione).