Bracciante agricolo e pensione

Di Alessio Perini 4 minuti di lettura
Wall Street

Si definisce bracciante agricolo, secondo il vocabolario Treccani, un Operaio addetto a lavori per i quali è sufficiente la forza delle braccia. In partic., b. agricolo, lavoratore della terra addetto a operazioni che non richiedono speciali conoscenze tecniche (per es., raccolta dei prodotti, pulizia dei terreni e seminati, movimenti di terra con strumenti manuali), e spec. il salariato avventizio che è assunto nell’impresa agricola per il compimento dei lavori stagionali (mietitura, trebbiatura) o per l’esecuzione di opere di miglioramento agrario.

Come viene calcolata la pensione per i braccianti agricoli? Una categoria con pensioni davvero basse

Il sistema di welfare dell’agricoltore funziona allo stesso modo del sistema di welfare dei dipendenti e dei lavoratori autonomi amministrato dall’INPS. Ciò significa che il sistema di calcolo della pensione differisce a seconda del periodo contributivo maturato il 31 dicembre 1995:

  • stipendio fino al 31 dicembre 2011 e contributi per periodi successivi di attività per chi ha almeno 18 anni di contribuzione per anzianità maturata;
  • misto (salario fino al 31 dicembre 1995 e poi contributi) per i soggetti con anzianità di servizio inferiore ai 18 anni;
    contributo anche per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1 gennaio 1996.
  • L’anzianità di servizio dei dipendenti del settore agricolo (e non) è riconosciuta proporzionalmente al numero di ore effettivamente prestate dal dipendente.

La principale differenza tra le pensioni agricole e le altre pensioni INPS riguarda il calcolo dei contributi giornalieri: un anno di contribuzione corrisponde a 270 giorni di contribuzione reale, volontaria o contingente all’anno, oppure 156 giorni in caso di pensionamento anticipato, esclusi i giorni di disoccupazione e la malattia.

Per i contributi figurativi espressi in settimane devono essere conteggiati 6 giorni per ogni settimana.

Se hai lavorato più di 270 giorni durante l’anno, i giorni in più verranno aggiunti ai giorni dell’anno successivo, purché in quell’anno ci siano almeno 30 giorni effettivi di detrazione.

Che pensione riceve un bracciante agricolo?

Bracciante agricolo, cioè lavoratori agricoli dipendenti con qualifica di lavoratore a tempo determinato (OTD) e lavoratore a tempo indeterminato (OTI). Secondo l’Anp, Associazione Nazionale Pensionati, Confederazione Contadini Italiani, i dati degli ultimi anni mostrano che l’89,4% delle pensioni agricole non arriva a 600 euro al mese.

Sembra infatti che la pensione media del settore sia di 400 euro al mese, mentre la pensione minima è di 276 euro. Ecco perché molti lavoratori agricoli continuano a lavorare anche dopo i 70 o addirittura 80 anni, bloccando il ricambio generazionale (ricordiamo che gli imprenditori over 65 rappresentano il 43% del totale).

 Come viene calcolata l’età e l’allocazione dei contributi?

Sapere quale pensione riceverà un lavoratore rurale con 40 anni di contributi non è facile, poiché la risposta dipende da diversi fattori individuali. In linea di principio si può affermare che chi entra nel calcolo del contributo netto percepisce un assegno di previdenza sociale pari a circa il 60% dell’ultimo stipendio, a fronte di una stima del 48% dello stipendio nel caso di 30 anni di contribuzione.

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