Bper: nuovi progetti per un utile netto di 640 milioni di euro nel 2024 e di circa 800 milioni nel 2025

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Nuova strategia per Bper che  svela il nuovo piano industriale al 2025, che prevede la distribuzione di un monte dividendi di almeno un miliardo di euro, mantenendo una posizione di capitale elevata

A spiegare il nuovo progetto per il biennio 2024 – 25 è  l’amministratore delegato di BperPiero Luigi Montani che “delinea una nuova fase di sviluppo del Gruppo Bper con obiettivi ambiziosi ma che sappiamo essere alla nostra portata, facendo leva sui ragguardevoli risultati raggiunti oggi in termini di miglioramento del posizionamento competitivo, redditività e qualità del credito. La nuova strategia ci consentirà di evolvere verso un modello di business più focalizzato sulle attività core, valorizzando al meglio le nostre fabbriche prodotto, con una maggiore efficienza e un forte impulso alla digitalizzazione guidato da logiche di sostenibilità a beneficio di tutti gli stakeholder”.

Montani, con il nuovo piano industriale del gruppo modenese , punta quindi  ad un utile netto di 640 milioni di euro nel 2024 e di circa 800 milioni nel 2025 e proventi operativi netti di 4,3 miliardi nel 2024 e di 4,37 miliardi nell’anno successivo. La nuova strategia Bper  per i prossimi quattro anni prevede una semplificazione del modello operativo, la dismissione selettiva degli asset non strategici e il ridimensionamento della rete di filiali.

Quali sono gli obiettivi della nuova strategia?

  • Integrazione di Banca Carige ( si punta a sinergie per un totale di 155 milioni di euro lordi, che si dispiegheranno al 100% al 2024 e al 50% nel 2025 con 40 milioni generati da sinergie di funding e 30 milioni sono attesi da sinergie di ricavi).
  • Cessione della piattaforma interna di recupero sofferenze e Utp e alla successiva attivazione del servicing Npe, le non performing exposure ( closing previsto entro la fine del 2022).
  • Razionalizzazione della rete distributiva, con la riduzione del 29% della rete di filiali, attraverso la chiusura di circa 600 sportelli entro il 2024
  • Riduzione e rinnovamento della forza lavoro: sono stati identificati interventi che consentono l’uscita di circa 3.300 risorse e l’assunzione di 1.450 persone, con l’obiettivo di rafforzare managerialità e competenze specialistiche sugli ambiti prioritari di piano e migliorare la presenza sui territori più attrattivi.
  • Investimenti in tecnologie ammontano a oltre 500 milioni
  • Investimenti anche sul fronte Esg e dell’ambiente con un supporto alla transizione ecologica di aziende e famiglie ( 7 miliardi stanziati  per impieghi verdi).
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