Sono molti i risparmiatori che si chiedono se valga la pena acquistare i Titoli di Stato italiani nel 2020. Facciamo un po’ di chiarezza.
I Buoni Ordinari del Tesoro sono emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con termini pari o inferiori a un anno e ammessi alla negoziazione sui mercati al dettaglio regolamentati. Cioè, ammesso al mercato con una quantità limitata, con lotti di 1.000 euro o multipli e all’ingrosso per scambi non inferiori a 2,5 milioni di euro.
I BOT riescono ad essere più facili da gestire in termini di pagamento richiesto e non vi è alcun obbligo di reinvestire periodicamente i flussi ricevuti come interessi.
L’acquisto dei BOT viene effettuato durante l’asta organizzata dallo Stato italiano
Per acquistarli è necessario utilizzare un intermediario autorizzato entro il giorno precedente l’asta . Trattandosi di titoli soggetti al regime di dematerializzazione, gli importi sottoscritti del BOT sono rappresentati da scritture contabili a favore delle parti con diritti.
Ecco il limite per le commissioni degli intermediari per l’acquisto di BOT:
- 0,05% del capitale sottoscritto per titoli con una durata residua di 80 giorni o meno;
- 0,10% per valori con una durata residua compresa tra 81 e 170 giorni;
- 0,20% per quelli con una durata residua compresa tra 171 e 330 giorni;
- 0,30% per i titoli con una durata residua di 331 giorni o più.
Se il prezzo di vendita totale del BOT, compresa la ritenuta d’acconto + la commissione, è superiore a 100, l’importo massimo della commissione deve essere ridotto per garantire al cliente una spesa in ogni caso che non superi i 100 euro, per ogni 100 euro di capitale sottoscritto.
I BOT possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o in multipli di mille, poiché sono ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati e all’ingrosso per scambi non inferiori a 2,5 milioni di euro.
Quanto durano i Buoni ordinari del Tesoro?
La durata standard dei BOT è di 3, 6 e 12 mesi.