Piazza Affari ha chiuso l’ultima seduta del mesi di aprile con un rialzo dell’indice FTSE Mib a 24.252,16 punti, con un incremento pari a +0,82% rispetto alla seduta precedente. A seguire la stessa curva di crescita anche lo spread, cresciuto dell’1,2% a 184 punti base.
A spingere la seduta Cnh Industrial (+2,31%) e Tenaris(+5,26%). Dato positivo anche per ENI che in seduta totalizza +1,76%. La stessa Eni presenta dati della trimestrale che fanno ben sperare: un utile netto adjusted ovvero al netto delle componenti straordinarie che si ha totalizzato 3,27 miliardi di euro. Tra le materie prime anche durante l’ultima seduta di aprile si è distinto il petrolio Brent con un +1,4% e chiusura a 108,75 dollari al barile mentre nel campo delle valute l ’eurodollaro quota 1,0537, +0,37% rispetto al dato precedente.
Giornata di nomine o meglio di riconferme per il Leone rampante: Assicurazioni Generali da appoggio alla lista del Cda uscente ( Sironi è presidente e Philippe Donnet è Ceo). Le decisione dell’assemblea non si ripercuotono sulla borsa e il titolo chiude la seduta a – 0,22%.
Nel complesso però il mese di aprile non è stato dei migliori né per le Borse del Vecchio Continente né per la Borsa di Milano: Le europee chiudono infatti il quarto mese del 2022 in media a -2,1%.
I fattori che hanno frenato la crescita sono di dominio pubblico e ancora sono irrisolte. Frenano l’economia le possibili decisione banche centrali, la corsa dell’inflazione, ma soprattutto la paura della guerra che da conflitto tra Russia e Ucraina sta invece allargando il suo raggio d’azione. E insieme alla guerra preoccupano le ricadute inerenti le forniture di gas e petrolio.
Anche Piazza Affari ha seguito la stessa condotta del Vecchio Continente e nell’ottava ha registrato un calo dello 0,1% per il Ftse Mib, con il ribasso nel mese di aprile pari a -3,1%. La guerra sulla Borsa di Milano da inizio conflitto ha determinato un calo pari al -6,6% (-11,3% da inizio anno).