Borsa di Londra: il taglio dell’imposta di bollo contro l’esodo delle società

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Il mondo della finanza sta facendo sempre più pressione verso il Tesoro britannico per tagliare l’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie, al fine di contrastare l’esodo delle società dalla Borsa di Londra. Negli ultimi tempi si sta registrando un deflusso preoccupante delle aziende quotate nei mercati del Regno Unito verso Wall Street, attirate qui da una maggiore liquidità e da una presenza più forte di investitori istituzionali. Inoltre, molte di quelle che vorrebbero diventare pubbliche hanno abbandonato i piani di quotazione a Londra, preferendo la piazza americana. L’ultimo caso in ordine temporale è quello del colosso dei chip Arm, che si quoterà negli Stati Uniti, rendendo vani i tentativi alla fine dello scorso anno del premier Rishi Sunak di far sbarcare alla Borsa di Londra la compagnia sostenuta da SoftBank.

Borsa di Londra: l’imposta di bollo un deterrente rispetto agli altri mercati

Da diverso tempo broker e gruppi commerciali vorrebbero una sforbiciata dell’imposta di bollo che attualmente è dello 0,5% sugli scambi finanziari britannici, superiore rispetto alla maggior parte dei mercati azionari rivali


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