(BorsaeFinanza.it) Le società sono in fuga dalla Borsa di Londra. Oggi il colosso britannico dei chip Arm ha annunciato che si quoterà solo negli Stati Uniti, mandando all’aria i piani del governo del Regno Unito di avere un’azienda chiave del settore tecnologico quotata al mercato azionario londinese. In verità la società controllata da SoftBank non ha escluso del tutto un’eventuale quotazione a Londra in un tempo futuro, ma per il momento ha preferito indirizzarsi su Wall Street. “Dopo un impegno con il governo britannico e la Financial Conduct Authority per diversi mesi, SoftBank e Arm hanno stabilito che perseguire una quotazione di Arm solo negli Stati Uniti nel 2023 è il miglior percorso da seguire per la società e i suoi stakeholder”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Arm Rene Haas in una nota.
È un duro colpo per il primo ministro britannico Rishi Sunak, che verso la fine dello scorso anno ha tenuto intensi colloqui con Haas e il numero uno di SoftBank, Masayoshi Son, per convincerli dei vantaggi di una quotazione in Gran Bretagna. Arm però sembra essere stata bloccata dalla regola che richiede a tutte le società che sbarcano alla Borsa di Londra di rivelare ogni transazione con parti correlate.
Borsa di Londra: altre aziende in fuga
L’allontanamento di Arm da Londra è solo il caso più eclatante avve
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