Borsa di Istanbul: il fondo sovrano turco acquisterà azioni per almeno $ 1 miliardo

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it)

Il fondo sovrano turco TVF inietterà almeno 1 miliardo di dollari nella Borsa di Istanbul con lo scopo di evitare un crollo delle azioni. Secondo alcune indiscrezioni, l’organismo statale comprerà ETF che replicano l’andamento dei vari indici borsistici gestiti da Ziraat Portfoyda, gestore patrimoniale del prestatore pubblico T.C. Ziraat Bankasi A.S. Si tratta  di una mossa diversa rispetto a quella attuata a partire dal 15 febbraio con la riapertura della Borsa turca dopo l’interruzione di una settimana a seguito del terremoto che ha devastato la nazione. In quella occasione il governo ha cercato di indirizzare il denaro attraverso i fondi pensione, ora invece interviene con il fondo sovrano.

Dalla riapertura l’indice Bist 100 ha guadagnato il 15,32%, recuperando gran parte del 18% di perdite subite da inizio anno fino alla chiusura dell’8 febbraio. Il principale listino della Borsa di Istanbul ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di circa 220 miliardi di dollari, con un volume medio degli scambi che nell’ultimo mese si è aggirato intorno ai 3,8 miliardi di dollari. Le azioni turche in questo momento sono sostenute dagli investitori domestici, perché quelli esteri sono in fuga nonostante il supporto statale. Secondo i dati compilati da Bloomberg, nell’ultima settimana gli operatori stranieri hanno venduto le partecipazioni nell’ETF iShares MSCI Turkey negoziato alla Borsa di New York al ritmo più veloce in oltre un anno.

Borsa di Istanbul: a quanto arriveranno gli acquisti del fondo sovrano?

Gli acquisti del TVF fanno parte di un piano dello Stato per tenere alte le quotazioni alla Borsa di Istanbul, scaturito dopo un vertice tenutosi alla vigilia della riapertura tra il Governo turco e i massimi rappresentanti della Banca centrale, delle autorità di regolamentazione, dei fondi statali e degli istituti di credito pubblici. Il programma prevede tre misure principali. La prima ha riguardato l’acquisto dei fondi pensione in relazione al 30% dei contributi statali; la seconda è stata  l’esortazione al buyback azionario con l’eliminazione della ritenuta alla fonte del 15%; la terza consiste nell’intervento del fondo sovrano utilizzando in parte i prestiti delle banche statali.

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