Bonus trasporti già esaurito: poche risorse, è pressing per rifinanziarlo

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) “Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023. Sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8.00 del 1° ottobre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre  2023″. Questo il Messaggio comparto sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ad un ora dall’inizio del “click day” per richiedere il bonus. Pochi minuti dopo le 8, orario di inizio per la presentazione delle domande, si erano già connesse al sito 500mila persone per contendersi i pochi fondi residui e nei primi istanti il sito era già andato in “tilt”.

 La richiesta del Pd: “Rifinanziare il bonus trasporti”

“Il Governo Meloni, che non ha mai creduto in questa forma di aiuto per studenti, lavoratori, famiglie introdotta dal Ministro Orlando nel 2022, di fatto sta provando a eliminarla del tutto. Dopo il mancato rifinanziamento nella legge di bilancio 2023, il Governo è dovuto correre ai ripari a seguito delle proteste di molti utenti del trasporto pubblico, soprattutto i più giovani, facendo comunque perdere alle famiglie mesi di sostegno. Adesso, come ampiamente previsto, le risorse stanziate – 100 milioni, a fronte dei 190 milioni messi in campo a suo tempo dal governo Draghi – si sono dimostrate largamente insufficienti, nonostante il drastico abbassamento della soglia di reddito per accedere al buono, ridotta dal governo Meloni da 35mila a 20mila euro”. Queste le parole di Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della Segreteria del Pd. “Se le risorse necessarie non verranno stanziate urgentemente, – avvertiva pochi giorni fa Misiani – a settembre le famiglie si vedranno nuovamente negato il bonus trasporti e saranno costrette al click day per provare a rientrare tra i fortunati che il 1° settembre si contenderanno le (poche) risorse residue sul fondo, insufficienti per l’intera platea. Tutto questo proprio nel momento di maggior bisogno, con la riapertura delle


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