Il governo dimezza i benefici per l’acquisto di mobili e cucine: è stata fatta una modifica per il restauro. Riguarda 856 Negozi e rivenditori in Sardegna. Confartigianato Sardegna: “Occorre confermare il provvedimento per dare ossigeno al settore”. La legge di bilancio 2023, infatti, prevede una significativa riduzione del tetto di spesa di stimolo per l’acquisto di mobili, oggetti per la casa, accessori, illuminazione e tappezzeria. , che passerà dagli attuali 10.000 euro a possibili 5.000, condizione che potrebbe danneggiare le imprese, soprattutto artigiane, della filiera del mobile, oltre che della distribuzione di mobili e complementi d’arredo. Il bonus era già stato rimodulato dal precedente Esecutivo, che lo ha cambiato dai vecchi 16.000 euro agli attuali 10.000.
Per evitare la riduzione di tale incentivo, Confartigianato Imprese, unitamente ad altre associazioni di categoria, ha inviato una nota ai capigruppo del Senato e ai vertici di tutte le parti politiche, chiedendo, proponendo una modifica, che la legge venga stabilizzata con il tasso attuale di detrazione.
Il settore del mobile in legno è un settore strategico della manifattura italiana, con circa 27.800 imprese, di cui più della metà artigiane con oltre 51.000 addetti. Nel settore del legno e del mobile sono presenti nell’isola 856 imprese, di cui 720 artigiane (83,9%), che danno lavoro e opportunità a 2.156 addetti, di cui 1.563 artigiani (61,3%).
“Favorire l’acquisto di mobili Made in Italy contribuendo ad un adeguato tetto di spesa”, commenta Confartigianato Imprese Sardegna, “è dunque un provvedimento fondamentale e necessario, non solo per consolidare il processo di ripresa e accelerare nel medio periodo la domanda interna. ma anche e soprattutto orientare i consumi, e quindi la produzione, verso la strada benefica di una transazione ambientale”. “Si tratta di un provvedimento importante perché dà ossigeno al settore del mobile, che, come tutto il comparto, soffre”, gli Artigiani continuano, “la speranza che gli italiani continuino ad acquistare mobili di qualità, rivolgendosi ai nostri artigiani, che realizzano sicuramente prodotti molto durevoli, più personalizzati per il cliente e sicuramente di qualità superiore rispetto a quelli economici”.
La proposta di riforma va di pari passo con l’azione congiunta dell’Organizzazione dell’artigianato contro il governo. I ministri Adolfo Urso (Imprese e produzione italiane) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) sono stati informati con lettera della necessità di tale provvedimento, soprattutto nell’attuale momento di forte contrazione della domanda.
“A fronte di un onere non eccessivo per la finanza pubblica”, continua Confartigianato Imprese Sardegna, la stabilizzazione della detrazione avrà un effetto espansivo significativo sulle nostre imprese e sulla catena di negozi e rivenditori presenti sul territorio, creando un tax set positivo per entrate all’erario dello Stato.
Confartigianato Imprese Sardegna sottolinea inoltre che non c’è un bonus per i mobili senza rinnovare l’appartamento; Non è necessario prevedere interventi “radicali”, ma è sufficiente qualsiasi intervento previsto dalla normativa, come ad esempio il semplice posizionamento di inferriate a finestre, porte blindate, l’installazione di rilevatori di gas inerte, l’installazione di vetri di sicurezza e installazione di corrimano sulle scale.
La detrazione corrisponde ai contribuenti persone fisiche che sostengono spese per la ricostruzione di abitazioni unifamiliari (esclusi spazi comuni e garage) per le quali è richiesta la detrazione del 50%.
Viene riconosciuta una detrazione per le spese sostenute per l’acquisto di mobili utilizzati per arredare un elemento da ristrutturare; Sono esclusi i piccoli elettrodomestici. Il bonus può essere applicato anche all’acquisto di cucine componibili, mensole e pareti, tavoli e sedie, letti, divani e poltrone, armadi e scarpiere. La semplificazione si applica anche ai mobili realizzati su ordinazione da un artigiano, esclusi i mobili usati acquistati da privati, antiquari o rivenditori. Per usufruire dello sconto le spese dovranno essere pagate tramite bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento oppure “Acquisto mobili; Detrazione del 50% con NIF del beneficiario dell’esenzione, CIF o NIF della società beneficiaria della trasmissione”.