I bonus elettrodomestici e mobili 2022 sono costituiti da una detrazione Irpef del 50% che si applica in caso di acquisto per l’arredamento di un immobile che stato soggetto è lavori dia adeguamento energetico o ristrutturazione: Questi bonus sono prorogati per il 2022, per il 2023 e il 2024.
Gli elettrodomestici acquistati devono essere nuovi e di classe non inferiore alla A per i forni, classe non inferiore alla E per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici, di classe non inferiore alla F per congelatore e frigorifero e ancora per apparecchi per la cottura, microonde, stufe elettriche , piastre elettriche, apparecchi per il riscaldamento elettrici, ventilatori e condizionatori elettrici; di mobili nuovi come letti, cassettiere, armadi, comodini, scrivanie, divani, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Esclusi invece tende, porte, pavimentazioni e altri accessori d’arredo. La detrazione se è anche alle spese di trasporto e quelle di montaggio dei beni acquistati. Il bonus spetta anche a chi sceglie la cessione del credito o conto in fattura.
Per l’acquisizione di predetti benefici è necessaria l’esecuzione di interventi edilizi, in particolare, per avere la detrazione, è necessario che venga effettuato uno dei seguenti interventi edilizi: manutenzione, restauro, ristrutturazione conservativa o ristrutturazione edilizia del singolo appartamento; restauro, restauro conservativo o ristrutturazione edilizia dei suoi interni realizzazione della parte stampata di costruzione o ristrutturazione o della cooperativa edile che vende o cede immobile entro 18 mesi dalla Fine dei lavori; ricostruzione o ripristino de un immobile danneggiato da eventi calamitosi, quando è stato dichiarato lo stato di emergenza; manutenzione (ordinaria o straordinaria), restauro, ristrutturazione conservativa o ristrutturazione edilizia di sua parte della comunità di edifici residenziali. Il Circolo n. 30/2020 ha consentito al beneficiario del bonus mobile di contribuire anche al beneficio del sisma bonus, previsto per il colore dell’operazione per ridurre il rischio sismico.
Tra gli interventi e i lavori di manutenzione straordinaria che danno diritto al bonus si segnalano, la costruzione di scale interne, il rifacimento di rampe e scale, l’installazione di scale di sicurezza e elevatori, la sostituzione di tramezzi purché la tipologia dell’unità immobiliare non vengono alterati, la realizzazione di cancelli, recinzioni, la sostituzione di infissi esterni cambiando il tipo di infissi e la realizzazione di servizi igienici. Perché governa la struttura stessa dell’edificio, invece, permette di utilizzare la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, l’apertura delle nuove Finestre o porte, la modifica della facciata, la trasformazione del balcone in veranda, la trasformazione della soffitta in mansarda, la realizzazione di un balcone o diuna mansardata e la realizzazione di servizi igienici con incremento di volumetria e superficie.
Infine, poiché riguarda il restauro conservativo e il restauro, garantiamo l’accesso al Bonus il ripristino dell’aspetto storico e architettonico di un edificio e l’adeguamento delle altezze dei solai, Purché non siamo modificate le volumetrie esistenti. Nel caso in cui l’intervento riguardi le parti condominiali, come a lavatoio, l’appartamento del portiere, la guardiola, e così via, la detrazione deve essere richiesta dai condomini, ciascuno per la sua quota. Non è prevista, invece, l’attribuzione del bonus per l’acquisizione dei beni che i condomini adottano per la locazione del proprio immobile. Tra i lavori di ordinaria manutenzione sulle parti comuni del condominio che danno diritto alla detrazione abbiamo ad esempio la sostituzione degli infissi esterni, la riparazione o sostituzione di cancelli e portoni, la riparazione di grondaie e muri di tape.
Nel 2022 il volume è di 10.000 euro, ovvero 5.000 euro per il 2023 e il 2024. Più di 10.000 non saranno specificati nel 2022 senza detrazione, se nel 2021 sono state eseguite opere di intervento sull’immobile e sono stati acquistati ad esempio mobili ed elettrodomestici per €7.000, nel 2022 la detrazione va calcolata al netto dell’importo. Per ricevere il bonus mobili ed elettrodomestici è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi le spese che sono state sostenute. A tale proposito ultimo, va chiarito che non è necessario che le spese per l’arredo dell’immobile sono sostenute dopo le spese di ristrutturazione. Per tale dimostrazione si può fare riferimento alla comunicazione preventiva fornita all’Asl, nel caso in cui essa venga rilasciata, o a una eventuale abilitazione amministrativa. Se, invece, sono stati attuati degli interventi per i quali non c’è bisogno di alcun titolo abilitativo o di alcuna comunicazione, basta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Da precisare che la detrazione spetta solo se il contributore sostiene sia le spese di intervento sull’immobile che quelle relative all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici che danno diritto alla detrazione. Affinché la detrazione possa essere concessa occorre che i pagamenti eseguiti siano tracciabili, e quindi siano eseguiti con carta di debito, con carta di credito o con bonifico bancario, tenendo conto che, se si usa una carta, la data di pagamento considerata non è quella dell’addebito sul conto ma quella in cui la carta è stata usata.
Non sono permessi altri mezzi di pagamento: no, quindi, ai contanti o agli assegni bancari. Bisogna mantenere non solo la ricevuta di avvenuta di transazione (per pagamenti eseguiti con carta di debito e credito) o la ricevuta del bonifico, ma anche le fatture di acquisto dei mobili o degli elettrodomestici, in cui devono essere specificate la quantità, la qualità e la natura dei beni che sono stati comprati e la documentazione da cui risulta l’addebito sul conto corrente.