Che cos’è il trattamento integrativo dei redditi
Con il taglio del cuneo fiscale, dal 1 luglio tutti i dipendi avranno l’opportunità di avere un bonus integrativo, che non concorre alla formazione del reddito; vediamo nello specifico di cosa si stratta.
Così introdotte nel decreto rilancio, il nuovo bonus che andrà a sostituire il bonus voluto da Matteo Renzi, la misura di 80 euro per i lavoratori dipendenti, sarà effettivo dal 1 luglio ed è una vera e propria riduzione del cuneo fiscale, adottata in favore dei lavoratori dipendenti connessa all’emergenza epidemiologica.
Cosa cambia in busta paga
Grazie al decreto Cura Italia, il nuovo bonus che viene incluso nei redditi fino a 28.000 euro, da 80 euro sarà incrementato fino a 100 euro mensili. Per i redditi da 28.000 a 39.000 euro sarà previsto un intervento progressivo.
Per i dipendenti con un reddito tra gli 8.174 a 26.600 euro il bonus sarà complessivamente di 100 euro;
Per i dipendenti con un reddito tra i 26.600 e i 28.000 euro avranno un bonus di 100 euro sotto forma di credito IRPEF;
Gli stipendi al di sopra dei 28 mila euro, il bonus verrà calcolato come detrazione in busta paga:
- per i redditi tra i 28.000 a 35.000 euro, il bonus che verrà erogato sarà di 80 euro invece di 480 euro;
- per i redditi tra i 35.000 a 40.000 euro il bonus che verrà erogato sarà pari a 0 euro invece che di 80 euro;
Il bonus riconosciuto in busta paga, non concorre alla formazione del reddito ed è ripartito tra le retribuzioni mensili; le nuove misure non interessano quei dipendenti che non rientrano nella soglia base di 8.145 euro, in quanto non vengono applicate le trattenute IRPEF, quindi con un eventuale conguaglio a fine anno in dichiarazione dei redditi, laddove non permangano i requisiti di reddito, il bonus erogato dovrà essere restituito allo Stato. La restituzione eventuale dovrà avvenire secondo i termini e le condizioni previste.