(Money.it) Con il decreto Milleproroghe è stato esteso il bonus colonnine a tutto il biennio 2023 e 2024. A gennaio il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, aveva firmato il decreto che sblocca i finanziamenti e ora si attende il provvedimento del collega Adolfo Urso del ministero del Made in Italy, con cui dovranno essere definite le modalità per richiedere il beneficio .
L’iter burocratico è stato più lungo delle aspettative, ma finalmente il contributo dell’80% per l’installazione di colonnine di ricarica private sta per arrivare. Il governo Meloni ha stanziato un fondo di 40 milioni di euro per il 2023 aprendo alla possibilità di estendere il contributo anche all’anno successivo.
Il decreto del ministro Pichetto prevede la suddivisione del paese in ambiti. Viene quindi individuato il numero di colonnine ambito per ambito (con priorità dove ci sono i distributori attuali), suddiviso su più anni e definito il piano di programmazione per raggiungere l’obiettivo di copertura del Paese previsto dal Pnrr entro il 2025.
“C’è già stata una riduzione notevole del numero di distributori – aveva detto il titolare del dicastero dell’Ambiente – ma sono certamente molti. E ora avranno il cambiamento dovuto alle colonnine di elettrificazione. Sarà un percorso che si vedrà nei prossimi anni”.
Come funziona il bonus colonnine
Il bonus colonnine prevede un contributo dell’80% sui costi sostenuti per l’installazione con un limite di spesa pari a 1.500 euro. Il limite di spesa sale a 8 mila euro in caso di opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Considerando che il costo di una stazione di ricarica oscilla tra gli 800 e i 1.800 euro, cui vanno aggiunti i costi di installazione stimabili al ma
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