Il Bonus bici, secondo alcuni dati e allarmi, potrebbe rivelarsi un flop.
Senza ombra di dubbio il voucher per biciclette e monopattini è stato inizialmente accettato con molto entusiasmo. Le vendite, infatti, sono andate molto bene nei primi 30 giorni, e sono rimaste elevate nel periodo successivo. Tuttavia, i contribuenti hanno ancora molti dubbi su come pagare il rimborso e Confindustria ha anche voluto denunciare l’instabilità e l’incertezza che circondano questo misura di incentivi.
Oltre 500 mila unità vendute
Coloro che non hanno ancora effettuato un acquisto, ma sono interessati a ricevere un buono per biciclette, avranno bisogno di una ricevuta di ritorno o di un account per ricevere un rimborso.
Inoltre, i tecnici governativi dovrebbero presto fornire una piattaforma elettronica specifica creata per consentire ai cittadini di presentare una richiesta di rimborso del costo del veicolo acquistato.
I problemi segnalati da Confindustria
Tuttavia, uno dei principali problemi segnalati da Confindustria è legato al lancio di questa applicazione, che non è ancora disponibile. Purtroppo la paura di molti rivenditori è quella di non ottenere la detrazione fiscale nonostante ormai lo sconto concesso al cliente.
Come detto, nel primo mese di applicazione del bonus sono state vendute 540 mila biciclette. Di conseguenza, con una media di 330 euro per uno sconto su un acquisto (anche 500 euro in alcuni casi secondo le stime di Ancma), un buono per biciclette costa allo stato italiano 162 milioni di euro.
Di conseguenza, se i numeri fossero più alti, ciò creerebbe inevitabilmente un problema, poiché il governo ha stanziato 190 milioni di euro per questo intervento.
Si rischia di superare il tetto massimo
Senza contare che le vendite di biciclette e scooter a giugno e luglio non solo non sono diminuite, ma sono addirittura aumentate. Si prospetta per questi motivi un problema di tetto massimo che il Governo potrebbe non riuscire a compensare.