(Money.it) Buone notizie per i docenti supplenti: siamo vicini all’epilogo per l’annosa questione riferita al riconoscimento del bonus 500 euro ai precari.
Com’è noto, infatti, la normativa fino a oggi ha riconosciuto il bonus – da utilizzare ogni anno per l’acquisto di beni o servizi utili alla propria formazione professionale – solamente agli insegnanti assunti a tempo indeterminato, escludendo tutte le migliaia di precari che ogni anno vengono chiamati per coprire una supplenza.
I precari hanno lamentato una disparità di trattamento, facendo appello, e facendo anche ricorso in tribunale, ai vari governi affinché potessero estendere anche a loro il diritto al bonus 500 euro (Carta del Docente). La svolta c’è stata però con la recente sentenza della Corte di Giustizia europea che – su richiesta del Tribunale di Vercelli – si è espressa in favore degli insegnanti supplenti.
A tal proposito, per adeguarsi alla pronuncia, il governo Meloni ha deciso di tendere la mano agli insegnanti supplenti (ma non a tutti) riconoscendo anche a loro il diritto al bonus 500 euro per l’anno scolastico 2022-2023.
Bonus docenti 500 euro, la sentenza della Corte di Giustizia
La normativa europea da anni vieta qualsiasi forma di disparità di trattamento e discriminazione nei confronti dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato: per questo motivo la Corte di Giustizia, interpellata dal Tribunale di Vercelli – si è espressa in favore degli insegnanti precari ritenendo i criteri di assegnazione della Carta del Docente discriminanti, in quanto la loro esclusione n
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