Bonus 150 euro anche per i dipendenti pubblici che non hanno RAL superiore ai 20 mila euro

Di Redazione FinanzaNews24 7 minuti di lettura
Wall Street

Per chi non supera l’importo di 1538 euro al mese

Il bonus di 150 euro per i dipendenti pubblici è un nuovo contributo sociale introdotto dal governo per sostenere l’aumento dei prezzi dell’energia per i lavoratori e le altre categorie di beneficiari, secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 11.223 di settembre 23, 2022.

Il Decreto 144/2022 recante “Misure più urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività aziendale, politica sociale ed esecuzione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR)” prevede l’articolo 18. L’erogazione di un nuovo Beneficio Temporaneo ai lavoratori sia dello Stato che del settore privato se in possesso di determinati requisiti. Quali dipendenti hanno diritto al bonus di 150 €.

Come previsto dall’articolo 18 dell’Ordinanza sull’Assistenza, ai datori di lavoro è riconosciuta una somma forfettaria di 150 euro ai lavoratori del settore pubblico e privato, esclusi quelli del lavoro domestico, con retribuzione mensile imponibile. da novembre 2022, senza superare l’importo di 1538 euro.

L’articolo 19 prevede inoltre che un bonus di 150 euro sia corrisposto ai pensionati residenti in Italia, titolari di una o più pensioni, pensioni o prestazioni sociali, pensioni o benefici per invalidi civili, non vedenti, sordomuti, nonché un accompagnatore pensione. benefici, e reddito delle persone fisiche assoggettate all’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto dei contributi, non superiori a 20.000 euro per il 2021. Infine, l’articolo 20 del Decreto prevede che il rimborso sia previsto anche come sostegno al reddito dei lavoratori autonomi.

Bonus 150 euro: requisiti per i dipendenti pubblici

I requisiti per accedere al bonus di 150 euro sono specificati nell’Ordinanza sugli aiuti, che definisce il numero dei beneficiari della somma forfettaria e ne specifica le caratteristiche: dipendenti, ad eccezione di quelli in rapporto di lavoro domestico, con retribuzione imponibile in concorrenza a partire da novembre 2022, non eccedente l’importo di 1.538 euro;

Il rimborso è riconosciuto anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi con copertura integrale della contribuzione contingente INPS;
la retribuzione è corrisposta ai dipendenti una sola volta, anche se intrattenere più rapporti di lavoro;
il rimborso non può essere trasferito, trattenuto o sequestrato e non costituisce reddito ai fini fiscali o assistenziali e assistenziali, si limita ad inglobare in platea i lavoratori, esclusi quelli del lavoro domestico (che percepiscono in altro modo un bonus). Sono quindi inclusi anche il personale docente e l’ATA.

Differenze tra il Bonus da 150€ e il Bonus da 200€

Pertanto, la misura di sostegno economico è simile al bonus da 200 euro, ma con una platea di beneficiari ridotta a causa di una soglia di reddito inferiore rispetto alla misura precedente.

Il premio di 200 euro e il premio di 150 euro sono benefici specifici concessi dallo Stato per contrastare gli effetti dell’inflazione e aumentare il costo dell’energia in bolletta, tuttavia i due benefici differiscono non solo nell’importo, ma principalmente in termini di target pubblico. In entrambi i casi, però, non si tiene conto dell’ISEE, ma del reddito annuo percepito nel 2021.

Bonus di 200 euro per i funzionari

Il bonus di 200€ si basa su un limite di deposito di 35.000€. Viene pagato da luglio 2022 e il secondo gruppo di beneficiari lo ha ricevuto dopo novembre. Nel caso dei dipendenti pubblici non è stata richiesta particolare richiesta, in quanto l’incarico è stato pagato automaticamente in busta paga.

Bonus di 150 euro per i funzionari

Ai sensi di legge, tutti i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato in essere nel mese di novembre percepiscono un bonus di 150 euro (compresi coloro che sono in maternità, ferie o altro periodo con copertura condizionale INPS) Bonus di 200 euro. Il nuovo bonus da 150€ prevede però un limite massimo di reddito di 20.000€ annui.

Permangono tuttavia alcuni dubbi sia sull’audience dei beneficiari (ci sono docenti fuori standard tra loro?), sia sulle modalità di eventuale richiesta ed erogazione. L’Ordinanza Presenze è, infatti, più sintetica della prima Ordinanza Presenze e si limita a prevedere il pagamento del rimborso in busta paga corrispondente alle funzioni di novembre 2022 previa presentazione di una nuova autodichiarazione da parte dei lavoratori.

Attualmente, nessuna guida specifica è stata emessa e potrebbe essere rilasciato alla dichiarazione alle singole Amministrazioni. Se però si replica il modus operandi del primo Bonus, chi riceve lo stesso tramite NoiPA non dovrà consegnare la dichiarazione sulla incompatibilità con analoghi bonus dello stesso decreto.

Il Decreto Aiuti ter che introduce il Bonus 150 euro sottolinea come l’indennità sia riconosciuta in via automatica ai lavoratori dipendenti, quindi pubblici e privati, previa presentazione dell’autodichiarazione. Nel testo non viene quindi specificato se i dipendenti pubblici siano esonerati da questa procedura di accesso avvenuto per il Bonus 200 euro erogato senza alcuna dichiarazione. È quindi necessario attendere ulteriori indicazioni da parte dell’INPS o del Ministero del Lavoro.

Quando arriva il Bonus 150 euro

Il Bonus 150 euro sarà erogato nella retribuzione di novembre 2022 per quanto riguarda i lavoratori dipendenti pubblici e privati. Per quanto concerne le altre categorie beneficiarie dell’indennità, invece, è necessario attendere la pubblicazione dell’iter specifico da seguire per inoltrare la domanda. Chi è alle dipendenze di enti pubblici aderenti al sistema potrà visualizzare il cedolino fin dai primi giorni del mese, con il dettaglio delle voci busta paga indicatore nei successivi giorni.

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