Il Belpaese in trepidante attesa del Consiglio dei ministri sul dl bollette, che si svolgerà nel primo pomeriggio al cui termine Mario Draghi dovrebbe tenere una conferenza stampa
Al centro della cabina di regia di Palazzo Chigi il dibattuto tema del “caro bollette”. Durante la discussione di ieri si è postecipato tutto ad oggi ad un’altra cabina di regia, speriamo più produttiva. Giancarlo Giorgettiil, Ministro dello Sviluppo economico, ha affermato ieri: “Sono assolutamente consapevole che le misure anti-rincari non sono sufficienti, già da domani (oggi ndr) o comunque rapidamente il governo interverrà nuovamente per replicare anche per il secondo trimestre gli interventi già adottati a gennaio. Ma è evidente che l’ammontare degli aumenti richiederebbe una disponibilità a finanziare ben oltre di quanto è consentito dall’attuale strumento di bilancio. Molto faticosamente al Mef stanno cercando di costruire una dote finanziaria significativa ma a bilancio invariato è molto difficile dare un risposta compita e definitiva a questo fenomeno. In qualche caso risolveremo anche il problema degli applicativi che oggettivamente non hanno risolto i casi di autoproduzione di energia che risentono due volte dell’incremento prezzo gas. Bisognerà aumentare la produzione del gas naturale e migliorarne lo stoccaggio e gestire in maniera strategica l’approvvigionamento anche se è evidente che la dinamica a livello internazionale e geopolitico qualche problema che non è nelle nostre leve, ce lo crea. Allo studio e spero imminente è l’introduzione per legge di meccanismi di calmierazione del prezzo con riferimento a determinati settori produttivi. Il governo è intervenuto ripetutamente in via d’urgenza per cercare di ridurre e attutire impatto delle bollette sulle famiglie e si è dedicato all’impatto sul sistema di produzione azzerando gli oneri di sistema e anche se solo parzialmente, ha compensato i rincari energetici. Quella sull’energia, d’altra parte è una sfida che ci costringe ad agire in una ottica emergenza ma che inevitabilmente ci induce , noi e l’Europa ad una riflessione di lungo termine sulla sovranità e quindi sull’autonomia politica di Ue e Italia”.