Bollette, 10 errori da non commettere quando chiama il call center

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Tutti gli italiani cercano di risparmiare sulle bollette, per questo quando vengono contattati in proposito dai call center è facile cadere in errore, soprattutto quando vengono proposte offerte esorbitanti. Bisogna, però, fare molta attenzione e non cedere immediatamente a tutte le proposte allettanti. Insomma, si deve resistere alla tentazione del risparmio e non lasciarsi coinvolgere dall’insistenza delle telefonate. Soprattutto, è importante fare attenzione alle chiamate ingannevoli o aggressive, dietro le quali potrebbero celarsi fini poco leciti o controproducenti. In tal proposito, Arera e Antitrust hanno lanciato una vera e propria campagna per educare gli utenti a difendersi dai call center che propongono nuovi contratti o fornitori di energia. Vediamo quindi in una breve guida i 10 errori da non commettere quando chiama il call center a scopi commerciali per proporre variazioni sulle bollette.

Non chiedere l’identificazione

Il primo errore da evitare quando si risponde a una telefonata commerciale è non chiedere all’operatore di identificarsi. L’operatore telefonico è infatti tenuto a fornire il proprio nominativo o codice operatore, il nome della società per conto della quale chiama e l’obbiettivo della telefonata. In questo modo si riesce a sapere immediatamente la proposta del call center e si evitano possibili truffe, dato che i dati forniti possono essere rapidamente controllati telefonando ai numeri ufficiali della società fornitrice indicata. Bisogna poi tenere a mente che Autorità, Enti e Agenzie non contattano direttamente gli utenti finali per le proposte.

Chiudere per forza il contratto telefonicamente

È importante tenere a mente che non esiste un obbligo per chiudere telefonicamente il contratto proposto dal call center, anche qualora si intendesse accettare. Il Codice del consumo, peraltro, stabilisce che il contratto telefonico deve concludersi con il consenso espresso dal cliente in forma scritta, in alternativa al consenso espresso a telefono e registrato dalla compagnia. In ogni caso, gli utenti hanno diritto a ricevere le informazioni per altri mezzi e ragionarvi su prima di concludere il contratto. Cedere alle pressioni telefoniche potrebbe infatti far cadere in errore.

Avere fretta di concludere il contratto

Il terzo errore da


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