Bolla immobiliare da 1.000 miliardi a rischio esplosione: quanto siamo vicini a una nuova crisi del 2008?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Dopo tempi di relativa stabilità e sette anni di crescita ininterrotta in buona parte dell’Unione, si prospetta una discesa del mercato immobiliare segnata da un deciso calo di compravendite e valutazione. Il fenomeno, registrato ad oggi soprattutto in Svezia dove i valori al metro quadro sono già scesi del 15%, divide gli analisti e al momento non c’è univocità nel leggere questi segnali.

Da una parte potrebbero essere lo spettro di una nuova crisi come quella del 2008 dall’altra potrebbe trattarsi di una fisiologica flessione senza conseguenze di peso.

Il rischio bolla non può quindi essere escluso e a preoccupare è soprattutto un dato: a risentire di queste incertezze e fragilità sono soprattutto Germania e Olanda, emblemi di solidità nei conti pubblici. Le vulnerabilità, a questo punto è doveroso chiederlo, potrebbe a breve investire anche l’Italia e se sì, in che misura?

Segno meno per l’immobiliare: i settori più a rischio

Nell’UE negli ultimi tre mesi dello scorso anno è stato registrato un segno meno per la crescita dell’intero settore e i comparti dell’immobiliare che ad oggi potremmo considerare più a rischio sono quelli del real estate commerciale ovvero grattacieli, uffici e ipermercati.

Rispetto al settore residenziale infatti il commerciale negli ultimi tempi ha visto contrazioni decise e incisive con prezzi lievitati e un forte impatto dello smart wo


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