(BorsaeFinanza.it) Questo venerdì andrà in scena la riunione della Bank of Japan (BoJ), che deciderà sulla politica monetaria in Giappone. Il mercato non si aspetta grosse novità, con l’istituto centrale che sembra orientato a perseverare un accomodamento monetario che dura da sette anni e che ha portato il paese a rivedere finalmente la crescita dei prezzi dopo decenni di deflazione.
Quando ad aprile vi è stato il passaggio di consegne al vertice della BoJ tra Haruhiko Kuroda e Kazuo Ueda, molti pensavano a un’imminente inversione nella politica monetaria. Le stesse persone hanno dovuto ricredersi dopo le prime dichiarazioni del nuovo capo della Banca centrale giapponese. Non solo non vi è stato alcun cambio di rotta, ma addirittura Ueda ha lasciato intendere che i tassi negativi e l’acquisto di obbligazioni sarebbero rimasti probabilmente per tutto il 2023 e parte del 2024.
Discorso diverso vale sul controllo della curva dei rendimenti dei titoli di Stato, con l’autorità monetaria che è già intervenuta una volta a dicembre aumentando da 0,25% a 0,50% la banda superiore di oscillazione dei bond a 10 anni. Su
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