BlackRock declassa le azioni cinesi e punta sul Giappone

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it)

Le azioni cinesi non sono da comprare secondo BlackRock. In un report, il più grande asset manager del mondo ha espresso preoccupazione per una serie di fattori che riguardano la Cina e la conduzione del paese da parte dei responsabili politivi: “La crescita del paese è rallentata e lo stimolo politico non è così grande come in passato” hanno scritto gli strateghi del gestore patrimoniale, che hanno anche citato “la persistenza di rischi geopolitici”. A quest’ultimo riguardo, un sondaggio pubblicato da American Chamber of Commerce (AmCham) a Shanghai su 325 aziende, ha riportato che il 60% degli intervistati ritiene la geopolitica come la principale fonte di rischio per gli investimenti in Cina.

Il Dragone quest’anno ha deluso le aspettative sul fronte economico, con la riapertura delle attività a seguito della chiusura del 2022 per il Covid-19 che non ha prodotto i risultati sperati. Questo ha portato alcuni osservatori di mercato ad abbassare le stime sul PIL cinese per quest’anno e il prossimo.

Fino alla scorsa settimana, BlackRock nutriva speranze che, con un’inflazione contenuta, le autorità di Pechino potessero mettere in atto un piano di stimolo per rilanciare l’economia. Tant’è che a febbraio gli strateghi avevano sovrappesato le azioni cinesi sulla scia delle opportunità che si sarebbero create dopo la riapertura dell’economia post-Covid. Tuttavia, da allora le azioni cinesi hanno iniziato a perdere terreno, andando controcorrente rispetto alle principali Borse mondiali. Nel 2023 la Borsa di Hong Kong è tra le peggiori al mondo, con l’indice Hang Seng China Enterprises che è crollato di oltre il 20% dai massimi di gennaio.

BlackRock: con le azioni cinesi in difficoltà, puntare sul Giappone

La situazione delle azioni cinesi difficilmente può migliorare nel breve termine, con la presenza costante di rischi di default del mercato immobiliare. Il gigante Evergrande ha ripreso a essere scambiato in Borsa ad agosto e, dopo un tonfo dell’88% nel primo giorno di contrattazioni, si è ripreso raddoppiando il suo valore nella seduta del 6 settembre grazie ai piani di supporto annunciati dal governo. Dopo un breve rally nelle sessioni successive, tuttavia, il titolo si è di nuovo eclissato. A pesare sono state anche le preoccupazioni relative all’altro grande sviluppatore immobiliare in difficoltà, Country Garden.

Per ora le misure di stimolo del governo hanno avuto effetti limitati, mentre i consumi interni della nazione so


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