(Money.it) Durante la notte dell’11 aprile il prezzo di Bitcoin (BTC) ha superato con forza lo scoglio dei $30.000, valore psicologico di centrale rilevanza per l’intero panorama criptovalutario. Il prezzo del padre delle crypto conferma quindi il trend crescente iniziato a novembre 2022: rispetto ai minimi dello scorso anno, Bitcoin registra quindi una performance positiva superiore al 90% rendendolo uno degli asset più performanti in assoluto del 2023.
Cosa ha spinto il prezzo di Bitcoin in alto?
A spingere il prezzo verso l’alto sono stati una pluralità di fattori, molto discussi dagli analisti del panorama decentralizzato. I massimalisti sostengono che il recente crollo di alcuni istituti bancari sia la causa principale del pump di Bitcoin.
I timori legati a una crisi bancaria globale potrebbero aver stimolato l’afflusso di capitali nell’ecosistema decentralizzato accrescendo la domanda di asset criptovalutari, primo fra tutti BTC.
Alcuni esperti però evidenziano il fatto che onchain non c’è nessun indizio che confermi questa narrativa: la risalita di Bitcoin potrebbe piuttosto essere dovuta a una liquidazione di massa delle pos
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