(BorsaeFinanza.it) La quotazione di Bitcoin è salita fino a superare i 31.000 dollari nelle prime sedute del secondo semestre 2023. Da inizio anno la valuta digitale ha segnato la sua migliore prima metà anno dal 2019 grazie a una performance dell’84%. La principale criptovaluta ha fatto molto meglio delle azioni, con le quali è stata fortemente correlata per tutto il 2022. Eppure le Borse americane hanno viaggiato spedite con l’S&P 500 che è salito del 16% e il Nasdaq addirittura del 32%.
Bitcoin: cosa ha determinato il rally
Con il rally messo a segno finora nel 2023 il Bitcoin si è lasciato alle spalle la negatività che ha caratterizzato il 2022, anno in cui le quotazioni sono state affossare da un massimo storico di 68.990 dollari a novembre 2021 fino a un minimo di 15.500 dollari a novembre 2022. L’implosione della stablecoin TerraUSD e il fallimento di una serie di grandi aziende crittografiche tra cui Celsius, Three Arrows Capital e FTX sembrano oggi un lontano ricordo.
Ora Bitcoin sembra avere tutt’altra intonazione, considerando anche che le pressioni non mancano, come quella normativa e l’eventualità di una recessione che allontanerebbe gli investitori dalle attività a rischio. I driver positivi sembrano per ora avere la meglio. Tra questi la pos
© Borsa e Finanza