Bitcoin nei pressi di 31.000 dollari, dove potrà arrivare?

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura

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Bitcoin si proietta in prossimità di quota 31.000 dollari raggiungendo il massimo da luglio 2023. Negli ultimi giorni gli investitori sono tornati ad acquistare la criptovaluta grazie all’attesa che la Securities and Exchange Commission ceda il passo nella sua ferrea resistenza all’approvazione degli ETF spot su Bitcoin. Finora l’autorità regolamentare statunitense ha dato il suo benestare solamente a fondi su future, in quanto regolamentati e quindi più idonei a prevenire tentativi di frodi e manipolazioni.

In estate la SEC è stata sconfitta in tribunale dopo essere stata citata da Grayscale in seguito al rifiuto di convertire il fondo comune crittografico della società in ETF. Soprattutto, la SEC ha rinunciato a presentare ricorso, il che ha fatto pensare che la battaglia volge al termine. Alcuni grandi gestori come BlackRock, Fidelity e Invesco aspettano risposta dall’authority USA nei prossimi mesi per i rispettivi ETF Bitcoin spot. In caso di esito positivo la domanda di Bitcoin potrebbe crescere notevolmente.

La principale criptovaluta in questo momento trae forza anche dall’halving previsto nel 2024, un evento che ogni quattro anni dimezza il compenso per chi estrae la criptovaluta digitale. Questo implica una riduzione dell’offerta diminuisce rispetto alla domanda, facendo presumibilmente salire il prezzo. Almeno questo è ciò che è successo negli halving passati.

Bitcoin: le minacce regolamentari

I sostenitori di Bitcoin sperano che i driver che stanno guidando gli acquisti in questo periodo siano abbastanza forti da permettere alla valuta digitale di superare il range di quotazioni in cui si trova intrappolata da diverso tempo e permettergli di proiettarsi verso mete più ambiziose. Tuttavia, con gli alti tassi d’interesse che fanno da freno alle attività più rischiose e le restrizioni imposte dalle autorità di regolamentazione sulle criptovalute, lo scenario è complesso.

In particolare le autorità statunitensi hanno intensificato la loro attenzione sui presunti legami tra le criptovalute e il finanziamento del terrorismo. La scorsa settimana 105 senatori bipartisan del Congresso USA hanno firmato una lettera chiedendo all’amministrazione Biden dettagli sulle misure in merito all’uso della criptovaluta da parte delle organizzazioni militanti dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas a Israele.

Il Tesoro degli Stati Uniti ha risposto ribadendo che la lotta al riciclaggio di denaro e al rischio per la sicurezza nazionale passa attraverso una maggiore trasparenza sulle operazioni opache dei cosiddetti servizi di crypto-mixing. Nel frattempo le autorità del Regno Unito hanno inasprito la regolamentazione sulle criptovalute vietando alle aziende non autorizzate di commercializzare con i clienti in Gran Bretagna.

Le previsioni degli analisti

Alla luce di tutti questi fatti una previsione su come andranno le quotazioni nei prossimi mesi si presta a molte incertezze. Denny Galdino, analista di Morgan Stanley ha pubblicato un report con le sue previsioni Bitcoin. Nello studio l’esperto analizza e descrive il ciclo storico del trading crypto come le quattro stagioni, in rapporto all’arrivo dell’halving. “Limitando intenzionalmente l’offerta di nuovi Bitcoin, la carenza causata dal dimezzamento può influenzarne il prezzo e potenzialmente stimolar


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