Il Bitcoin continua a registrare una fase di debolezza, con le vendite che hanno preso il via durante il fine settimana e proseguono ancora oggi. Le quotazioni si aggirano intorno ai 64 mila dollari, circa il 12% in meno rispetto ai massimi storici toccati il 13 marzo, quando la criptovaluta ha superato i $73 mila.
Cosa dicono gli analisti
Non è chiaro cosa stia causando il crollo del Bitcoin, che viene scambiato 24 ore su 24. Gli analisti sottolineano che la criptovaluta è ancora in rialzo di circa il 45% da inizio anno e che le perdite degli ultimi giorni arrivano a ridosso dei nuovi massimi storici. Kris Marszalek, CEO di Crypto.com, ha spiegato che si tratta di una tendenza salutare per rimuovere la pressione accumulata nel sistema, suggerendo che la pressione di vendita potrebbe derivare dal mercato delle opzioni.
Prospettive future
Gli ottimisti del Bitcoin ritengono che la volatilità dell’asset class dovrebbe diminuire con la maturazione della criptovaluta. Le aspettative sono alte anche per l’avvento degli ETF sul Bitcoin, che potrebbero favorire l’esposizione alle criptovalute da parte di un numero maggiore di investitori.
Previsioni rialziste e target price
Numerose case di affari hanno rivisto al rialzo i target price del Bitcoin dopo i nuovi picchi. Bernstein ha raddoppiato la precedente previsione, portando il nuovo prezzo obiettivo a 150.000 dollari entro il 2025. Tom Lee di Fundstrat prevede che il Bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000 dollari già entro la fine dell’anno, mentre Michael Saylor di MicroStrategy sottolinea il consolidamento della posizione dell’asset sul mercato.
Il recente picco di oltre 73.000 dollari del Bitcoin ha portato alla creazione di circa 1.500 nuovi “portafogli milionari” al giorno, indicando la crescente accettazione delle criptovalute come forma di investimento anche da parte di soggetti istituzionali.