Bikinioff, chi lo utilizza commette reato?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Gli sbalorditivi progressi dell’Intelligenza artificiale sono sempre meno sbalorditivi, nel senso che grazie a diverse applicazioni per smartphone tecnologie avanzate sono alla portata di tutti, senza costi proibitivi o difficoltà di utilizzo. Così, negli ultimi anni spopolano le app per il deepfake, in grado di realizzare fotomontaggi talmente verosimili da causare seri guai se utilizzati nel modo sbagliato.

Fra le più recenti, negli ultimi giorni si parla molto di Bikinioff e di chi usandolo ha commesso un reato. Si tratta di un’applicazione che permette di rielaborare le immagini creando dei nudi falsi, peccato che la falsità della nudità non sia in alcun modo intuibile dal risultato finale. In sintesi, fotografando una persona o utilizzando una sua immagine è possibile ottenere la sua versione senza veli, che seppur falsata non è distinguibile. Questo tipo di finalità è piuttosto diffuso fra le applicazioni dedicate al deepfake, si parla in proposito di deepnude, con cui le persone vengono mostrate non necessariamente nude ma anche in pose discinte o perfino in contesti pornografici.

La semplicità di accesso a questo tipo di materiale porta spesso a un’errata valutazione delle azioni che seguono l’utilizzo di queste app, le quali sono talmente rapide e semplici da sminuirne l’impatto. Utilizzare Bikinioff, o una qualsiasi altra app di deepnude o semplicemente deepkafe, può costituire un vero e proprio reato, con tutte le conseguenze del caso.

Chi usa Bikinioff commette un reato?

Il solo utilizzo di Bikinioff non costituisce di per sé un


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