(Money.it) Sono conosciute con l’acronimo Vlop (Very large online platform) e hanno la caratteristica di avere un numero di utenti mensili superiore a 45 milioni. È questa la caratteristica che accomuna le 19 piattaforme selezionate dalla Commissione europea per essere sotto osservazione speciale a partire dal 25 agosto, ossia la data prestabilita dal Digital Services Act.
Tra queste piattaforme, che a partire dalla data di scadenza avranno degli obblighi speciali, ci sono 17 piattaforme online e due motori di ricerca.
La lista diffusa dalla Commissione europea e include: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Bing, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Search, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube e Zalando.
Com’è possibile osservare, molte di queste piattaforme (5) sono controllate da Google (Play, Maps, Shopping, Search e YouTube), 3 da Meta (Facebook, Instagram, Snapchat) e 2 da Microsoft (LinkedIn e Bing).
Cosa dovranno fare le piattaforme sotto sorveglianza speciale
Per Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, le big tech che vorranno continuare a operare in Europa «dovranno cambiare i loro comportamenti». Le piattaforme sono state scelte sulla base dei dati relativi agli utenti, pubblicati entro il 17 febbraio 2023.
A partire dal 25 agosto, le piattaforme avranno l’obbligo di eliminare i contenuti illegali, occuparsi della moderazione dei contenuti e del loro linguaggio, inviare un rapporto periodico alla Commissione Ue con un’attenta valutazione dei rischi p
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