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La liquidità di Berkshire Hathaway ha raggiunto un nuovo record di 157,2 miliardi di dollari, alla fine di settembre, grazie soprattutto alla cessione di azioni, rispetto ai 149,2 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Nel terzo trimestre, la conglomerata di Warren Buffett, ha registrato utili operativi in crescita del 40,6% su base annua, a 10,761 miliardi, rispetto ai 7,651 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Nei tre mesi Berkshire Hathaway ha tuttavia riportato una perdita netta di 12,77 miliardi di dollari, principalmente a causa delle perdite su azioni in portafoglio.
L’importo dei guadagni/perdite sugli investimenti in un dato trimestre è solitamente privo di significato e fornisce risultati netti per azione che possono essere estremamente fuorvianti per gli investitori che hanno poca o nessuna conoscenza delle regole contabili” ha affermato Buffett in una nota.
“In varia misura, le nostre attività operative sono state influenzate dalle azioni del governo e del settore privato volte a mitigare gli effetti economici avversi del virus Covid-19 e delle sue varianti, nonché dallo sviluppo di conflitti geopolitici, interruzioni della catena di approvvigionamento e azioni del governo per rallentare inflazione. Gli effetti economici di questi eventi a lungo termine non possono essere ragionevolmente stimati in questo momento” ha concluso.
Azioni Berkshire Hathaway, configurazione a V con obiettivo a 565.000
Quotate sul New York Stock Exchange, le azioni Berkshire Hathaway sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine nonostante la performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno dapprima intrapreso un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 553.258, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un minimo a quota 546.500.
Dopo il minimo toccato lo scorso 27 ottobre sul livello 502.000, l’azione ha ripreso a salire con forza mantenendosi al di sopra di una trendline ascendente anche troppo inclinata, ma che ha comunque favorito la creazione di una convincente configurazione a V di stampo rialzista. Normale, quindi, il ritracciamento delle ultime due giornate, avvenuto in prossimità della resistenza intermedia posta nell’intorno di 550.000 dollari, da considerarsi solo una momentanea presa di beneficio. L’impostazione grafica, infatti, rimane assolutamente positiva e indirizzata verso il raggiungimento dell’obiettivo più importante, ossia quota 565.000, corrispondente al precedente massimo relativo del 19 settembre.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 553.258 con target nell’intorno dei 565.000 dollari, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 546.500 con obiettivo molto vicino al livello 535.944. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti
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