Era nell’aria ormai da tempo, tra indiscrezioni, rumors e false piste. Oggi il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre i tre tassi di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali. I tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale si attesteranno rispettivamente al 4,25%, 4,50% e 3,75%.
Si tratta del primo taglio per il tasso di riferimento dal marzo 2016, quando l’Eurotower aveva portato i tassi allo 0%. Per il tasso sui depositi, invece, è la prima riduzione dal 2019.
Le prospettive di crescita economica e inflazione
Gli esperti della Bce prevedono una crescita economica dello 0,9% nel 2024, dell’1,4% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026. Le previsioni per l’inflazione indicano che nel 2024 sarà in media del 2,5%, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. L’inflazione, al netto delle componenti energetiche e alimentari, è stimata al 2,8% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e al 2,0% nel 2026.
Lagarde: “Decisioni basate sui dati, riunione per riunione”
Christine Lagarde, presidente della Bce, ha dichiarato in conferenza stampa che la banca centrale manterrà un approccio dipendente dai dati, prendendo decisioni riunione per riunione. “Non siamo vincolati a un percorso prestabilito su tassi“, ha affermato. Lagarde ha spiegato che, alla luce delle attuali prospettive di inflazione e della dinamica dell’inflazione di fondo, è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria, dopo nove mesi di tassi invariati.
Gli effetti sui mutui e il credito al consumo
La Federazione autonoma dei bancari (Fabi) ha sottolineato che, in previsione di un allentamento della politica monetaria da parte della BCE, le banche hanno già iniziato a ridurre i tassi sui mutui e sul credito al consumo. Attualmente, i tassi sui mutui sono scesi a una media del 3,69%, rispetto a oltre il 5% del 2023, e potrebbero calare ulteriormente al 3,45%. Per un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, ciò comporterebbe un risparmio di quasi 62.000 euro, pari a una riduzione del 17%.
Anche i tassi sul credito al consumo sono in discesa, con una media attuale dell’8,93%, rispetto ai picchi superiori al 14% del passato. La Fabi prevede che questi tassi potrebbero scendere all’8,5%, consentendo risparmi significativi per i consumatori. Ad esempio, per un’auto da 25.000 euro finanziata a rate per 10 anni, il risparmio sarebbe di quasi 11.000 euro, pari a una riduzione del 22,2%. Per un elettrodomestico da 750 euro, finanziato in 5 anni, il risparmio sarebbe di 155 euro, pari a una riduzione del 14%.